Fernando Della Posta: L'anno, la notte, il viaggio

http://www.bol.it/libri/L-anno-la-notte-il-viaggio/Fernando-Della-Posta/ea978886092387/

Editore:Progetto Cultura
Anno di pubblicazione2011
Collana:Le gemme
Codice EAN:9788860923875
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Ciò che più colpisce è la sincerità del dettato, di un poeta determinato ad essere soprattutto se stesso. Il misurarsi con i grandi non genera soggezione di sorta, né incute timori reverenziali. L’eteronimia pessoiana e lo sdoppiamento dei personaggi di Pirandello fungono soprattutto da humus, come se l’autore ricevesse l’impulso a scrivere dalla (loro) lettura. Il gioco, l’invenzione, non rappresentano inoltre linee di fuga, semmai un rimedio o delle vie di uscita; né si delineano come un fine a sé, arte per il piacere dell’arte. E’ poesia ludica che sa essere lucida e riflessiva, in un raccoglimento partecipe e accorato: Dalla mia terra non ho/ più nulla da imparare./ La poso al suolo come il cane posa l’osso,/ ne ho lo stesso suono. (Dalla mia terra). Grazie a Cinzia Marulli Ramadori per aver colto il valore di un poeta “luminoso”, per averne incoraggiato il cammino nel suo viaggio nella notte.
Abele Longo (dall’introduzione)

*

Edizioni Progetto Cultura
La collezione di quaderni di poesia “Le gemme” è dedicata a poeti contemporanei opportunamente selezionati, con il proposito di rappresentare una summa della loro poetica. L’intenzione, infatti, è quella di raccogliere le gemme di ogni autore per sintetizzarne il discorso poetico e, al tempo stesso, facilitarne la diffusione, utilizzando un formato semplice ma elegante e di immediato impatto visivo.
Nella convinzione che non è certo la quantità a determinare la qualità, Progetto Cultura ha ritenuto qualificante dare vita a questa nuova iniziativa editoriale nella prospettiva di testimoniare momenti di elevata ispirazione poetica, tali da potersi legittimamente inserire nel panorama letterario contemporaneo per la loro unicità e significatività, sia dal punto di vista contenutistico che stilistico.
“Le gemme”, pertanto, non vuole essere solo una collana di poesia, ma una teca luminosa dove i poeti possono mettere in evidenza i loro tesori.
Cinzia Marulli Ramadori

*

Il deserto dei Tartari

 

Un essere umano è i mondi che si sceglie,

alcuni li percorre, altri li oltrepassa.

 

“Accetta gli scompensi dei pesi

e le bilance sempre in mancamento!

Sono l’equilibrio, che più ha di vero!”

 

Quest’eterno contraddire il senso,

che con la parola di rado si accorda,

l’ho trovato nell’essenza del fiore

che di continuo si apre, di continuo avvizzisce.

 

Ho visto camminare soldati di pattuglia

davanti a muraglie senza fine,

– in una ricognizione – che non ha mai fine

 

… tirare avanti dinanzi a certe porte

in altre ancora entrare, poco dopo uscire.

*

Dalla mia terra

 

Dalla mia terra non ho più nulla da imparare.

La poso al suolo come il cane posa l’osso,

ne ho lo stesso suono.

 

Di tanti amori prematuri io qui ti porto il frutto.

Un po’ consunto, un po’ sgualcito.

Vi s’intravede l’appassire zuccherino,

che saggi poco a poco con il tocco.

 

Abbine la stessa cura, con cui lo custodisco,

perché – per amarti io ti amo, più di me stesso.

*

Versi sfusi

 

Prendete il poeta come un avventore

che paga da bere a tutti.

Conosce tutti i suoi compari

– non li conosce –  ma ci parla –

compagni di bevute e shottini

di sambuca – ma ci parla

con versi viscosi come alcolici

oleosi – sierosi – quasi purulenti.

*

/ Qualcuno va via e resta parziale.

/ Un cilindro tagliato obliquo

/ con gli occhi da sole. Gangster

/ dal cravattino rosso rosa nero.

 

Boccia sul biliardo, la biglia otto.

Si gioca una partita dove chi si vede

è uno solo. Ha un contorno nero

ma dentro è nudo come il bianco.

 

Si rientra al bar – riparte la cinepresa

col suo ticchettare a raggi, da bicicletta –

se riboccia ancora, la otto al centro

o se stecca, ancora una soffiata.


19 risposte a "Fernando Della Posta: L'anno, la notte, il viaggio"

  1. Sguardo maturo e profondo quello di Fernando Della Posta che ferma le immagini in quadri precisi, in contesti nitidi da cui emerge il suo dire le cose del mondo e della vita, il suo sentire esistenziale espresso in uno stile deciso e unico. La sua poesia è più che una gemma, è radice di ciò che sarà.

    Rosaria Di Donato

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  2. Questa piacevole sorpresa mi ha accolto al risveglio! Trovare in questo “blog-casa” le parole belle di Abele sull’opera prima di Fernando Della Posta è infatti un dono. Un dono perchè entrambi abbiamo creduto nella sua voce poetica, nella maturità che essa esprime, nel suo messaggio e nella sua contemporaneità.
    E’ stato importante per “Le gemme” – la neonata collana di poesia di Progetto Cultura curata da me – avere una voce come quella di Fernando. Un esordio per entrambi! Un esordio che spero ci porterà a percorrere strade intensamente pregne di poesia.
    E’ forse un sogno pensare che una piccola casa editrice possa, ai giorni nostri, investire nella poesia? Forse sì, ma in questa follia mi sono gettata con tutta me stessa con l’intenzione di creare una collezione di quaderni di altissima qualità non basati su preconcetti di fama e di mero interesse economico (sappiamo tutti quanta speculazione c’è in questo campo) ma solo sull’amore vero e puro per la poesia. Fernando, e con lui Abele, mi hanno aiutata, assecondata, sostenuta. A loro va il mio grazie più sincero.
    Da parte mia farò di tutto per far crescere questa piccola collana e con essa i suoi poeti. Abbiamo inziato con un bellissimo incontro alla fiera dell’editoria di Roma PiùLibri PiùLiberi, continueremo con un altro meeting previsto per fine gennaio 2012 in Campidoglio. Insomma una strada in salita, ma non per conquistare effimera notorietà, ma per portare con umiltà e senso della condiviosione la parola poetica a chiunque voglia accoglierla.
    Vi abbraccio tutti
    Cinzia Marulli

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  3. Cara Cinzia, di nuovo complimenti per la tua iniziativa. Se ci stanno veramente a cuore le sorti della poesia dobbiamo recuperare il piacere di “viverla” come atto di amore e le tue edizioni ne sono una bella conferma: prezzo alla portata di tutti, cura e passione nella scelta dei testi e della veste grafica, impegno nella promozione, e soprattutto un rapporto aperto e costruttivo con l’autore. E in questo senso, visto il talento di Fernando, come sottolineato da Rosaria, non possiamo che esserti grati per aver creduto in lui.
    Abele

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  4. Aggiungo anche i miei complimenti Fernando e buona vita al libro! Belle e colloquiali le poesie qui postate (mi piacciono anche i titoli), anch’io molto colpita dai versi dei quali Abele fa la disamina, nel senso che li riporta all’interno della sua centratissima prefazione.
    Complimenti anche a Cinzia Marulli Ramadori per l’iniziativa editoriale

    un caro saluto a tutti

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  5. Condivido in pieno le considerazioni di Rosaria.
    “Un essere umano è i mondi che si sceglie,/alcuni li percorre, altri li oltrepassa..” versi bellissimi e potenti, come tutta la poesia “Il deserto dei tartari”. Grande capacità linguistica e profonda sensibilità traspaiono dalle poesie di Fernando.
    Davvero complimenti e anche all’iniziativa de “Le Gemme” che Cinzia Marulli ha intrapreso con grande dedizione e passione nei confronti della poesia.
    L’introduzione di Abele è illuminante.
    un caro saluto a tutti
    monica

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  6. Poesie come bozzoli di preziosa seta esistenziale, in cui l’autore non tende a rifugiarvisi per proteggersi , al contrario, tende a sporgervisi fuori delineando una poetica che al mondo mira ad unirlo. E’ proprio questo a mio parere che dona luminosità alla lirica, quel suo assomigliare all'” essenza del fiore” che con grazia e discrezione mira nel suo esistere ad affinare l’udito e i sensi perchè si tenga la strada comunque, anche nel più pericoloso sisma interiore. Trovo per questo siano versi maturi, che non rinunciano pur nella loro razionalità ad invadere spazi visionari propri della poetica e a scrivere circa la loro relazione armonica con l’arte e l’etica. Versi che con estrema sobrietà raccontano piccoli universi, e che pure non smettono di interrogarsi sulle grandi odissee esistenziali che investono l’uomo in generale. Complimenti Ferni, un ottimo lavoro davvero. Un abbraccio, Bianca

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  7. Una poesia chiara come notano in molti, come lo stupore dell’alba, e della vita vista nella sua bellezza e nelle sue infinite possibilità. Complimenti a Fernando per il libro.

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  8. Che dire amici? I vosti commenti mi danno un’immensa felicità. Grazie e auguri (scomodi*) di buone feste a tutti! Un grazie particolare va a Cinzia, per avermi voluto con forza ne Le Gemme, e ad Abele, oltre che per la sua magnifica introduzione, anche per le sue iniziative editoriali, per la sua ospitalità ai miei versi qui su Neobar, per il suo incoraggiamento continuo e per la sua fiducia. Un grazie davvero infinito va e deve andare a lui! W la poesia! Questa passione comune che ci ha fatto incontrare tutti!!!

    Fernando

    *vedi articolo successivo… 🙂

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  9. Arrivo tardi, come al solito sotto le feste e tra gli spostamenti vari; ma per la poesia, in realtà, non è mai troppo tardi. Complimenti Fernando per questo bel traguardo, la vita del libro comincia adesso, con il confronto e la condivisione. Le poesie mi sono piaciute, hanno un’asciuttezza umana e un imperativo di comunicazione che però non è svincolato da una ricerca espressiva interessante: penso in particolare alle ultime tre quartine di “versi sfusi”, dove la sintassi nominale e il gusto per una resa pittorica quasi cubista (in giusto rapporto con il biliardo!) mi trovano particolarmente partecipe.

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    1. Ciao Davide! Grazie di cuore! Bravo … Per la poesia non è mai troppo tardi. Confronto e condivisione, hai ragione. Vediamo cosa ne viene fuori, per una crescita, speriamo, continua e condivisa. 🙂

      Fernando

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  10. “Ho visto camminare soldati di pattuglia/davanti a muraglie senza fine,/- in una ricognizione – che non ha mai fine/
    … tirare avanti dinanzi a certe porte/in altre ancora entrare, poco dopo uscire.”
    Ho conosciuto Fernando grazie alla poesia che Abele veicola qui su Neobar, ho avuto modo di incontrarlo in alcune occasioni di lettura di versi, l’ho apprezzato molto con La Versione di Giuseppe e ora continua la stima per la sua poesia con questo libro. Una scrittura, la sua, che si legge come una canzone aperta alle armonie/disarmonie della vita.
    Complimenti.

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  11. Non sono brava a commentarti, Ferny; ciò che posso dire è solo: che la tua penna continui ad emozionarmi, facendo trasparire in semplicità ciò che [mi] rimane difficile da “spiegare”.
    un abbraccio grandegrandegrande!!!

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    1. Ciao Anima bell’Anima! Grazie, il fatto che quanto scrivo doni delle emozioni agli altri è un riconoscimento che mi rende felicissimo e mi rassicura sul fatto che sto sulla giusta strada (anche se non è mai certa). 🙂

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