
Sottomessa in natura
alterata dall’uomo di genere maschile
è frainteso il gentile non opporsi pensare ad altro tempo possibile
stabilmente il rimpianto
che incoraggia il possesso s’impossessa deriva.
Sentimento sospeso
e compresso sostava da e tra il cuore cortese
che pendeva dagli occhi
a cascare mascara le macchiava le guance inzaccherando le foglie
delle arance succose e
zuccherose poggiate sulla tavola fredda.
Il suo collo allungato
ripiegato sul gatto rotolato per sempre rotolato a strusciarsi
rivelava dei segni il disamore bluastro
mentre il pelo del gatto s’involava spezzato
frastagliando la luce
seppellito nell’ombra
stai nascosto tra i giorni d’indelebile gioia
fondotinta al dolore
se una stretta d’ormone mentre dorme ogni lobo
ti rivela uno sguardo acuminato puoi pensare alla brina
a un effetto normale come il vivere odierno
a un eclissi solare.
molto raffinata questa bella composizione peraltro arricchita da stupenda foto della galatà..
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Una poesia stupenda, Maurizio, in perfetta sintonia con l’immagine di Maria Grazia.
Grazie!
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Grazie a voi, Abele e Roberto e ai “mi piace”…un caro saluto a tutti!
mm
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