Derek Walcott – Amore e di nuovo amore
Verrà il tempo
in cui con grande gioia
saluterai te stesso sulla soglia di casa,
allo specchio, e ognuno di te
sorriderà al saluto dell’altro,
e dirà siediti qui. Mangia.
Amerai di nuovo lo straniero che era te stesso.
Dagli vino. Pane. Ridagli il cuore
a se stesso, allo straniero che ti ha amato
per tutta la tua vita, che hai ignorato
per un altro che ti conosce a memoria.
Tira giù dagli scaffali le lettere d’amore,
le fotografie, le note disperate,
scolla la tua immagine dallo specchio.
Siediti. Banchetta con la tua vita.
(traduzione di Abele Longo)
***
Derek Walcott: Love after Love
The time will come
when, with elation
you will greet yourself arriving
at your own door, in your own mirror
and each will smile at the other’s welcome,
and say, sit here. Eat.
You will love again the stranger who was your self.
Give wine. Give bread. Give back your heart
to itself, to the stranger who has loved you
all your life, whom you ignored
for another, who knows you by heart.
Take down the love letters from the bookshelf,
the photographs, the desperate notes,
peel your own image from the mirror.
Sit. Feast on your life.
Ne parlavamo proprio qualche giorno fa, a proposito degli inediti di Giuseppina Di Leo: http://neobar.net/2017/03/14/giuseppina-di-leo-inediti/
Ci ha lasciato Derek Walcott, un grande poeta e drammaturgo, che con i grandi si è misurato e a loro si è ispirato (Omero, Dante, Shakespeare). Era nato nell’isola di Santa Lucia nel 1930. Insignito del premio Nobel nel 1992, i suoi lavori sono stati tradotti in Italia da Adelphi: Mappa del Mondo Nuovo (1992), Ti-Jean e i suoi fratelli – Sogno sul Monte della Scimmia (1993), Prima luce (2001), Omeros (2003), Il levriero di Tiepolo (2005), Isole. Poesie scelte (1948-2004).
Grazie Abele. Un’emozione profondissima in questo sabato di marzo…
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Apprendo solo ora della morte di Derek Walcott. Un sentito grazie ad Abele Longo per questo post e per le sue parole intorno alla mia poesia.
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