Neobar

Seamus Wray

RISCONTO DELL’ADDIO



Amare è così breve, e dimenticare così lungo

Pablo Neruda


Gli occhi si stancheranno di motivare 
il loro battito
(ogni riapertura di palpebra sarà stata per rincontrare uno stupore
che non coglierò più)
Riconsegnerò un mondo più incline a lasciarsi affogare
I generi umani avranno reiterato parole come
femminicidio
sessismo
molestie
e si fronteggeranno nei talk show televisivi
più che nelle aule di tribunale
Le minoranze continueranno a calpestare tombini
dirimere la sciarada
spappolandosi come moscerini sui plexiglass dei poliziotti
(qualcuno calcherà la mano 
e ci sarà da ridere 
quando un proiettile attraverserà la strada 
e si pianterà nel dramma)
Avremo già accoltellato alla Bruto
terra aria e acqua
con amianto diossina
e catorci carichi di idrocarburi
che ficcano le loro prue nel respiro degli oceani
Di tanto in tanto ci saremo seduti compunti
su una strage annunciata
un disastro colposo
una piccola pandemia
Si dirà che abbiamo ancora una chance
per mettere la testa a partito 
quantunque sia troppo tardi anche per un cervello fino
Mi chiederò come avrò sceneggiato la comparsa
se sarà stato commovente 
il discorso scartocciato al matrimonio di mia figlia
tra All by myself di Celine Dion 
e il tintinnio dei calici di vino
Ho parlato di futuro?
Renderò grazie al greco di Tufo se sarò sembrato ottimista
Quello che lascio è un’ingente fortuna delle mie trascuratezze
Mi metto a capofila dei miei simili
e proclamo:
“Sotterrateci senza data e senza nome:
anonimia per il nostro crimine!”