
Il 26 febbraio scorso un’imbarcazione di legno si è spezzata ed è naufragata davanti alle coste calabresi, a Steccato di Cutro, vicino Crotone. I corpi finora recuperati sono 71, tra cui 14 minori, 21 donne e un neonato, ma potrebbero essere centinaia. Si presume che l’imbarcazione trasportasse 200 persone, per lo più afgani, e fosse partita quattro o cinque giorni prima da Izmir, in Turchia.
Un evento drammatico che, anche per scelte istituzionali criticate come non idonee, ha riportato in evidenza sia la sofferenza della necessità di emigrare clandestinamente sia il dovere umano del salvataggio e della accoglienza.
Accoglienza dello straniero cioè dell’altro da noi con la consapevolezza che senza l’altro l’io non esiste. Come insegna Emmanuel Lévinas, infatti: “Nel semplice incontro di un uomo con l’Altro si gioca l’essenziale, l’assoluto: nella manifestazione, nell’”epifania” del volto dell’Altro scopro che il mondo è mio nella misura in cui lo posso condividere con l’Altro. E l’assoluto si gioca nella prossimità, alla portata del mio sguardo, alla portata di un gesto di complicità o di aggressività, di accoglienza o di rifiuto”
Le tre poesie proposte, scritte da Claudia Ruggeri in tempi e per dinamiche diverse, potrebbero essere un lettura poetica per una ulteriore riflessione .
Cipriano Gentilino
Tre poesie di Claudia Ruggeri Tragedie, sogni e misteri "Non mi rammento. Io son la creatura che trovasti seduta sulla pietra che veniva chissà da quali strade.” (La figlia di Iorio, Gabriele d'Annunzio) donna del piano porta stati nere per tutte strade per aligi annotta per l'angelo perso illanguidito steso dentro al ceppo e torno torno mila grana incenso dice parole, e per la còscina delle barbe e per la lampana, l'insensata affretta: perdita mila pallida la viatora magata l'ammantata sperimenta il monte come sempre e la proibita sembianza; si porta sulle péste l'annotta, ma i piedi legati ha ne' nocchi, o piagati. Suora sbandita, mila coricata; mila fattura: lamento dello straniero I "Un cielo così azzurro che apre la bocca e inghiotte polvere mosche e strade" (Vittorio Bodini) ed un giorno mi diedi a distinguere da quistu, quiddu', ma la conversazione non dà alloggio, non rivela dov'è la vera Serratura, se esista un dio Contrasto che scentra qui l'Uguale l litoraneo e del vedere l'angelo arrovescia per la corte del porto che arriva - e tutto e tutto excrucere a festa - e arriva di alberi e arrivi e arriva di abbracci e di bianchi; per la pianura al Dimenticatore inarca atleti d'acqua e lo straniero inspira l'ansa ghiotta e la solarità confitta e questa voglia a dire a riempire a rivestirsi lamento dello straniero II "Le glaive de l'indifférence de l'etoile / blesse une fois de plus la terre du dormeur."(Yves Bonnefoy) pure - se t'imbatti nel suo petto -, un Punto di muta, un vento di repentaglio, si cede alla Maria - ritenuta la Gatta, allo sfarzo della sua assidua demenza, al vanitoso articolo tra questo agosto ed il suo addome strano; e sia Nostra Signora Distrazione! incuta una soltanto notte, che non snaturi! levi anche quaggiù il Divoratore un buio scellerato ma se, Maria, io t’ho incontrato, non è stato che per un divieto a liberarti.
Claudia Ruggeri nacque a Napoli nel 1967. Scrisse Inferno Minore – peQuod (pubblicata postuma) e Pagine del travaso (incompiuta). Nel 1968, si trasferì, con la famiglia a Lecce dove morì il 27 ottobre del 1996, suicidandosi.
Riferimenti bibliografici :
Canto senza voce – Terra d’ulivi edizioni 2013
Uovo in versi – Terra d’ulivi edizioni 2015-2021, a cura di Anna Maria Farabbi
L’orrore nell’errore è sapere che dovrà passare ancora molto tempo.
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