
Marianela Medrano (Santo Domingo, 1960) è una poetessa, saggista e psicoterapeuta dominicana, naturalizzata statunitense. La sua scrittura esplora identità, memoria, femminilità e radici afro-caraibiche, intrecciando poesia e guarigione interiore. Ha pubblicato raccolte come Oficio de Vivir e Rooting, diventando una voce importante della diaspora latinoamericana.
*
Non sono più la stessa di un attimo fa.
Sparita come il vestito rosso di Marilyn,
gesti di dolore, sospesa a un sorriso perfetto.
Non so come mi sia abbandonata
all’oscurità di questa casa.
Marilyn ritorna in un vortice rosso,
niente da mostrare nell’anima,
niente sotto il vestito.
Inciampo sulle parole,
sconcertata dalla sua figura,
incerta su cosa fare della sua assenza.
È vero, Marilyn, che i morti possono vederci?
Riesci a vedermi ora piangere per i miei cari?
Riesci a vederli turbinare nei loro abiti incolori?
Hanno ancora il mio sorriso appeso sui loro volti?
Tornerebbero alla fluidità dei fiumi?
Lo faresti tu?
Potrei io?
Lì dove la casa crolla,
sapendo che casa è qualcosa di più,
vedo i volti di tutti i miei morti.
Il loro volto stanco
indugia più a lungo nel vuoto.
Dove un tempo c’erano le parole,
c’è una poesia che non so scrivere.
Marilyn, riesci a vedere il mio vortice rosso che si curva verso il cielo,
alla ricerca di mio padre?
*
Grazie Flavio. Incredibile il numero di poeti ispirati da Marilyn: Neruda, Anne Sexton Sylvia Plath, Pasolini, Ernesto Cardenal, Rafael Alberti, Gregory Corso….
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Grazie Flavio!
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