All’urgenza non si comanda, come per la fame e per la sete. Ero piccola, sui dodici anni e ricordo di aver iniziato ad avere due diari differenti: uno per le cose di tutti i giorni e l’altro per la poesia. Le conservo tutte – disordinata con le carte come sono – ma le ho tutte. Io non so per gli altri, io scrivo perché non so neanche immaginare come sarebbe stare senza. E mi sono chiesta mille volte – perché …Tra le mille risposte che mi sono data da sempre, l’unica che mi ha convinto fin dentro ogni significato è che la Poesia è la più bella e grande consolazione del mondo. L’unico modo in cui io sono i miei occhi, la mia bocca ed il mio tutto – compreso la voce contralta che sa di scirocco e di sud.
F.P.
Old
Alle tredici
il mercato della frutta
puzza di cosa vecchia e
inacidita.
Intorno ai pomodori
c’è una roba bianca
che ad assaggiarla
si fanno gli occhi piccoli
e la lingua stretta
in mezzo ai denti.
Niente di che
sono solo cose andate a male.
Del resto anche io
ho un buco nuovo di zecca e
qualcosa come di ruggine.
Tutt’intorno.
Ruggine
E ci sarà davvero poco da ridere
succede ogni volta con te e
le saracinesche abbassate
zitte di silenzi.
Sembra la controra delle farfalle.
Qualcuna dorme i fianchi assolati del sole
una penombra di voci appena
e qualcuna si lascia scopare cagna
al primo fiore.
E ci sarà davvero poco
da ridere
per questo vuoto che ritrovo
vivo – travaglio di un grido che nasce
e sotto madonne che cercano il figlio.
Sarà che si perdono gli occhi
a scavare la ruggine .dagli occhi.
Shut
Il chiodo che ho nel cuore
non fa più sangue.
Si è fatto
una casa di ruggine
intorno – qualcosa che
se non mi muovo troppo
non fa più male.
Non fa più amore.
Non fosse per quel
vento bagnato dello scirocco
che entra e
gela neve sottocuore e
spegne ogni respiro.
Ed anche la voce.
Francesca Pellegrino, Dimentico sempre di dare l’acqua ai sogni, Kimerik, 2009
http://www.kimerik.it/ecommerce/main.asp?Action=VIEWBOOK&Code=609
“La mia poesia è l’ironia della realtà che si fa pioggia, polvere, ruggine, sulle cose che speriamo eterne. E’ il disincanto delle cose rotte – un caso come una speranza.”
Pioggia/polvere/ruggine… parole chiave della poesia di Francesca, come anche scirocco e sale. Ruggine è quella che prediligo perché racchiude le altre. Sono color ruggine i suoi versi, come la polvere delle stelle o delle farfalle, le rotte squame che tarpano il volo.
Abele
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grazie infinite, Abele di questa casa …
La ruggine, la mia, ha lo stesso identico sapore, che tu dici – di me.
Grazie di cuore
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conosco ogni cellula di questo libro quasi quanto vorrei conoscere ogni cellula di francesca. ho sempre guardato alle parole di francesca , alla sua poesia, con un misto di stupore e malia. ci si sente addosso la propria femminilità nel leggerla ci si ritrova nel proprio sbigottimento femmineo, nelle medesime ansie, nelle stesse frustrazioni. ci si sente a casa. un libro poetco e non solo di poesie. da leggere.
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Angelica, grazieeeee
A vivere, non si sbaglia mai …. Forse è quella l’unica ragione. Per tutto
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Scrittura molto originale che si esprime con tecniche nuove (videopoesia) e lessico realistico, tratto dalla concretezza dei giorni e dalle situazioni che descrive: le metafore rinviano allo stato d’animo, ma non c’è lirismo. Solo consapevolezza del vuoto e sentimento del vivere sottovoce, nonostante il GRIDO poetico.
Rosaria
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francesca è una Donna di bella intelligenza ideativa, la conosco da tempo e mi ha fatto piacere coinvolgerla due volte in quella follia estravagante di ex libris! del resto lei convive con la poesia, io convivo con i colori, forse stessa cosa con mezzi differenti?
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Rosaria e Roberto – grazie infinite – sempre di seguirmi .. così come fate
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Leggendo le poesie di Francesca ho imparato a conoscere lei: vitale, forte, ironica, tenace. Mi piace quando nella sua nota al libro Alfredo de Palchi parla di “entrata chiassosa”…è chiassosa perchè è onesta, sincera fino a fare male. Le poesie di Francesca sono coraggiose… e belle.
Un abbraccio a Francesca e ad Abele.
stefania
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La ruggine come quint’essenza delle cose rotte, andate a male e il vuoto intorno lacerato, come una tela di Fontana, e lacerante come i denti taglienti della fame, come un grido che scava nel profondo, come chiodo nel cuore e vento nell’anima.
Quella di Francesca è una poetica del disincanto: l’ho detto tante volte. E’ un’angoscia del quotidiano e di riflessione che riesce a guardare se stessa senza perdersi e senza perdere, con ciò, in profondità.
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mi ritrovo esattamente nell’ottimo commento di D.Q.
di mio aggiungo chei versi di francesca mi parlano anche di una dislocazione, quasi che le parti del corpo frammentato (in modo specifico: occhi e bocca) alludano agli orifizi (a volte agli orridi) di qualche cosa di profondo e indicibile che rimane come tensione sotto al lessico spoglio-
insomma l’immagine che quasi sempre mi si fa avanti è quella di un quotidiano che ad un certo punto tappa (occhi e bocca, magari anche per pietà o per consentire di andare avanti)
ciao
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Conosco bene le poesie di Francesca e conosco il suo percorso, le sue motivazioni, la genesi dei suoi versi, ma, nonostante ciò, la sua presentazione mi ha commosso e stupito, perché ha la stessa radice sincera dei suoi versi, la stessa anima così assetata, eppure così disposta a cedere la propria acqua a tutto quello che le sta intorno.
Proprio per questo non smette mai di stupirmi.
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A Donatella, Margherita e Patricia – grazie sentitamente.
Il vostro dire, mi rassomiglia – come il bellissimo stupore alle labbra, per ogni parola nuova, quando arriva.
E’ quella, la sete.
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p.s. – .. e grazie a Stefania – con tutta l’onesta sincerità che posso
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…Ancora una volta mi hai raggiunto…dentro…Grazie! p.s. come faccio a “condividere” questo video? Scusa ma sono più abile a danzare che non ad usare il computer ;)… per fortuna!
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è mutevole, ogni giorno, il significato delle parole che leggo. le poesie di Francesca si trasformano nel vivere. così come anche per ogni quotidianamente vivere è diverso. questa è poesia. ritrovare il senso.
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Che belle queste poesie! un caro saluto a Francesca.
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ce l’ho. ed è una meraviglia dell’essenza.
non posso farne senza.
🙂
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Annagrazia, Silvia, Vincenzo e Malos – grazie infinite davverio!!!
p.s. per Annagrazia – per condividere, basta copiare il link di questo post e incollarlo su facebook. (ciaooooo)
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ho letto e riletto il tuo libro francesca e trovo sempre un qualcosa di diverso che mi cattura. ogni volta una emozione diversa. un abbraccio!
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fa sempre bene leggerti e rileggerti
nuova potenza e stupore
c.
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Maryann, Carmine – grazie con tutto il cuore, davvero
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