7 risposte a "Abele Imparato, scenografo."

  1. Lo scenografo è colui che sa tradurre le suggestioni del testo da mettere in scena, le esigenze della rappresentazione e le idee, spesso confuse, del regista. Provo una grande simpatia per questa professione antica e gloriosa.
    Abele

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  2. La scenografia produce piccoli mondi nei suoi “teatrini” che, da miniature , diventano allestimenti che danno concretezza alle pagine teatrali ed ai copioni cinematografici. Cosa sarebbe la recitazione senza un contesto scenico? Inoltre, al lavoro dello scenografo, sono collegate tutta una serie di attività artigianali e di laboratorio che letteralmente danno vita all’arte.
    Riusciranno queste attività a sopravvivere? Mi auguro di sì, ma gli spettacoli odierni sono sempre più ambientati in scene spoglie, vuote, essenziali e il cinema è sempre più virtuale.
    Due estati fa, ad Orosei, ho visitato la mostra di un famoso scenografo di Cinecittà, Fausto Santoni, oramai in pensione, e sono rimasta incantata di fronte ai bozzetti/capolavoro di tanti drammi, film: era esposta, nelle sale del palazzo vescovile sardo, la storia di una vita, l’incanto dei sogni che diventano realtà nei particolari di un ambiente ricostruito fin nei minimi particolari: dal lampadario alle tazzine del caffé poggiate nel vassoio, dalla porta-finestra che si apre nel giardino ai mobili, ai quadri appesi alle pareti. La progettualità, la manualità, il gusto: talenti di cui l’arte non può fare a meno.

    Auguri ad Abele Imparato e al suo lavoro!

    Un saluto,

    Rosaria Di donato

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  3. A vederle così piccole queste belle scenografie mi ricordano le scatole magiche di Joseph Cornell o quelle con le anamorfosi prospettiche degli olandesi del 600.
    Incuriosicel’effetto del loro ampliamento a livello di teatro.

    Telemaco

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  4. Grazie Rosaria e Telemaco, si’ un mondo che scompare, di “scatole magiche” – e’ quanto ci ha detto anche Fellini con i suoi ultimi film anche se gia’ in otto e mezzo aveva cominciato a tirare le somme…
    ab

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  5. Ho letto con notevole ritardo il piacevole il commento della Sig.Rosaria Di Donato riguardante la visita alla mostra di mio zio Fausto Santoni svolta ad Orosei nel 2008, e mi duole annunciare la scomparsa del caro zio avvenuta in data 14.02.12.
    Lo stesso ha fatto della sua arte, creatività e genialità la sua essenza di vita lasciando a noi tutti un segno tangibile della sua bravura, riconosciuta ed apprezzata da molti.

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