William Hope (ed), Italian Film Directors in the New Millennium, Cambridge Scholars Publishing
Essays by Lanfranco Aceti, Eleanor Andrews, Luciana D’Arcangeli, Emanuele D’Onofrio, Marco Grosoli, William Hope, Russ Hunter, Abele Longo, Alex Marlow-Mann, Geoffrey Nowell-Smith, Erminia Passannanti, Pauline Small.
Many of the films featured in this volume stand resolutely on the margins and rightly so, since in the absence of an agreed centrality, the margins are more worthy to be focused on than the centre. In this work focused on the margins, the role of individual authors is of paramount importance. We are not talking here of auteur cinema in the traditional sense but of distinct and distinctly authorial voices crying from the wilderness and demanding to be heard. The success of Paolo Sorrentino s Il divo and Matteo Garrone s Gomorra is perhaps a sign that Italian cinema is moving to regain the centrality it appeared to have lost. But centrality does not necessarily mean consensus. There is still a lot of work to be done on the margins, and in worlds about which there is not likely to be agreement for some time. Meanwhile, the story told in this volume should be read as the story of a new beginning. –Prof. Geoffrey Nowell-Smith, Queen Mary, University of London
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Il libro, a cui ho contribuito con uno studio su Ciprì e Maresco, prende in esame il cinema italiano “d’autore” contemporaneo, interrogandosi sulle valenze che assume oggi il termine “autore”e in relazione a tutta una tradizione di registi del valore di Fellini, Antonioni, Pasolini, Bertolucci, etc.. Come dice Geoffrey Nowell-Smith, il libro si concentra su film in buona parte ai “margini”, visto che in mancanza di una centralità “concordata”, sono i margini a delineare il nuovo e ad offrire gli sviluppi più meritori. L’importanza di questo volume è data anche dalle diverse chiavi di lettura proposte, che tengono conto del clima politico e sociale rappresentato o alla base dei film analizzati. Il libro fa parte di tutto un progetto coordinato da William Hope, dell’Università di Salford (Inghilterra), che intende concentrarsi sulla funzione “politica”, e in rapporto con la politica, del cinema italiano contemporaneo più originale e controcorrente:
http://italianpoliticalcinema.wordpress.com/
A.L.

grazie per questo CIAK! Chissà che giri il vento! Congratulazioni e in bocca al lupo Abele.f
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Sì, concordo sul tuo discorso relativo alla marginalità, Abele. Ciao!
Teresa
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Grazie Ferni e Teresa! Sì, ci vorrebbe una bella scossa. Essere ai margini è un territorio da difendere, un orto da coltivare…
abele
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“Buio in sala!”: ne vale la pena se il film è d’autore; ancora di più se è originale e controcorrente.
Ciao Abele, AUGURI per il tuo libro!
Rosaria
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Grazie Rosaria!
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a parte l’argomento che desta in me particolare attenzione da amante (da sempre) del cinema d’essai posso no invitarti_vi ad aderire cn questo testo a ex libris? tra gli autori, bello ritrovare anche l’amica erminia passananti che, a sua volta, aderì con entusiasmo a questa mia follia estravagante..
roberto
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Grazie. Ci fate onore.
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