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“Avia vint’anni quannu mi nnamurai d’a puisia. Fici a guerra vulannu pi sti mari mari e avennu liggiutu (‘n tidiscu) u Faust di Goethe e i Reisebilder di Heine, picchì m’i mpristò Heinz, un amicu pilota d’a Luftwaffe. È curiusu, però, c’ô primu antifascista ca ncuntrai fu un picciottu tidiscu e mi dicia: Ohne Freiheit, keine Dichtkunst: senza libirtà, nenti puisia. “
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PAOLO MESSINA – ILRINNOVAMENTO E ROSA FRESCA AULENTISSIMA
Un sentito grazie ad Abele per la pubblicazione del mio omaggio a Paolo Messina. A lui e a tutti un cordiale saluto, Marco Scalabrino.
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la mia stima incondizionata a chi non dimentica i poeti.
cb
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Un saluto a Marco Scalabrino e un grazie per il suo alacre lavoro di studioso che ci arricchisce ogni volta donandoci aspetti e volti della poesia siciliana del ‘900.
Rosaria Di Donato
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Nei versi di Paolo Messina respira e canta una Sicilia nuda, essenziale, oltre i miti ….
Grazie ,Paolo !
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Grazie Marco per un altro pezzo di storia, per la tua opera preziosa.
Abele
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Davvero interessante l’esposizione storica che fa da contorno al fiorire di una poesia, i richiami a cielo d’alcamo e alla scuola siciliana manifestano il contrasto tra parole che nascono dalla realtà di guerra e povertà e la tradizione cortese, che è anche all’origine della poesia italiana, che forse trova la sua sintesi nel sonetto fatto di parole vere di terra e accenti eleganti e calibrati.
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