
“Le vie del sacro” di Kazuyoshi Nomachi – in mostra a Roma fino al 4 maggio 2014
Il museo MACRO La Pelanda di Roma (zona Testaccio) celebra in questi giorni con una esclusiva mostra antologica, la prima assoluta in Occidente, Kazuyoshi Nomachi. Un viaggio straordinario dagli anni ’70 ai nostri giorni in circa 200 scatti di grandi dimensioni, in un percorso espositivo che ricostruisce il viaggio della sua vita avventurosa ed intensa. Sette sezioni per un allestimento molto suggestivo dove le strutture in legno che sorreggono le foto, nell’elegante stile minimalista giapponese, proiettano il visitatore all’interno di un’arca dove emozioni e ricordi devono essere salvati.
Dal suo primo viaggio nel Sahara, dove rimase estremamente colpito dalle dure condizioni di vita degli abitanti, ha inizio una carriera che lo fa diventare uno dei foto-giornalisti più apprezzati e richiesti al mondo. Dal Tibet, da lui visitato negli anni ’80, si muove fino alle Ande, dove nel 2004 assiste al pellegrinaggio del Qoyllur Rit’i.
In Bolivia scatta una delle foto più belle, raccolta come le altre nel catalogo edito da National Geographic Italia:
la superficie del Salar de Uyuni, il più grande deserto di sale del mondo che durante la stagione delle piogge vede la sua superficie coprirsi di un sottilissimo velo d’acqua che riflette l’immagine del cielo, di colore grigio con diverse sfumature di blu.
Articolo e foto della mostra di Doriano Ciardo (pubblicato nell’Eco dell’Istituto Superiore Studi Penitenziari del febbraio 2014)

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