Le ipotesi che fate mi sembrano ragionevoli, e le induzioni in accordo con le osservazioni dei vari studi , anche se penso che sia necessario uno studio statistico di un campione randomico in Italia, per capire la consistenza vera di questo inconscio dell’epidemia. Vedo dal sito della John Hopkins che a livello globale dal 23 marzo in poi i contagi hanno un andamento rettilineo. Ci sono paesi che tendono a una retta orizzontale come quelli europei e quelli che hanno un andamento a parabola come il brasile, l’india, etc. Probabilmente penso che il caldo estivo sarà ininfluente, perchè Singapore e l’amazzonia sono tropicali e i contagi aumentano. Se il distanziamento sociale è l’unico rimedio, adesso che progressivamente si allenta dovrebbero, purtroppo (e speriamo di no) aumentare i casi senza aspettare l’autunno, se non succederà vuol dire che il virus in qualche modo si è indebolito ?. Comunque ormai non so più cosa pensare, e mi sembra di girare a vuoto. Grazie per le informazioni.
– scrivi: “un campione randomico in Italia” – mmm…. non so, forse non sarebbe poi così indicativo, viste le enormi differenze tra singole province e singole regioni.
– scrivi: “Probabilmente penso che il caldo estivo sarà ininfluente” – ininfluente no (nell’articolo sono citati decine di studi che mostrano come i contagi calino all’aumentare della temperatura), ma non sarà nemmeno risolutivo. però tieni conto che giusto ieri leggevo uno studio (“Critical levels of mask efficiency and of mask adoption that theoretically extinguish respiratory virus epidemics” Kot, medRxiv, posted May 15, 2020) dove gli autori calcolano che l’utilizzo da parte di almeno l’80% della popolazione di mascherine ad efficacia anche relativamente bassa (0,58, poco meno di una mascherina chirurgica), è sufficiente ad arrestere addirittura un’epidemia con R0 uguale a 3 (notare che l’R0 di SARS-CoV-2 è stimato tra 2 e 3). dunque l’azione combinata di temperatura + mascherine + misure di distanziamento è in grado di esercitare un freno potente sulla diffusione dell’epidemia.
– scrivi: “il virus in qualche modo si è indebolito?” – al momento, non ci sono dati in proposito, ma è sempre un’eventualità possibile (visto che i virus mutano in continuazione). tieni conto però di quanto ho scritto sopra: i fattori che influenzano la diffusione del virus sono sempre molteplici e invece il ragionamento umano è spesso azzoppato da bias riduzionistici che tendono a ricondurre tutto ad una causa unica (una tipica tara del nostro cervello che offre vantaggi evolutivi).
Grazie malos per questo studio che fa chiarezza in un mare di confusione e pareri contrastanti. Abbassare la guardia e l’idea che il peggio sia passato è quindi “estremamente rischiosa”. A una possibile flessione nella stagione estiva potrebbe seguire un’impennata nell’autunno. Attenzione quindi una volta che saranno tolti i freni alle attuali misure restrittive, e continuare/imparare le buone regole: niente assembramenti e distanziamento sociale. Un abbraccio
In genere la popolazione tende ad avere reazioni eccessive in acuto e poca costanza in cronico (è umanamente comprensibile, no?). Speriamo che prevalga il buon senso. Come scrivevo più sopra a Giancarlo, non dobbiamo puntare al 100% di aderenza alle norme di sicurezza: spiritosi, spacconi e sociopatici ci sono sempre, dunque è fisiologico, ad esempio, che non tutti abbiano la mascherina. Ma se l’obiettivo è l’80%, anche se 1 su 5 non la indossa l’obiettivo è centrato lo stesso…
: )
Buster Keaton è davvero un grande. Il video che hai linkato non lo conoscevo: geniale e spassosissimo.
Ciao malos piacere di rileggerti. Ma allora, considerando il prolungarsi delle norme di contenimento, la ripresa ipotizzata in autunno sarebbe solo dovuta al fattore temperatura più fredda?
Comunque hai dato buone notizie mi sembra. Intanto la mortalità è un po’ più bassa del previsto. Poi il mio dubbio era che a metà estate ci si ritrovasse con un boom di contagi perché le persone si sbracavano di brutto. Spero non succeda, ma in caso saremo in un contesto un pochino migliore di quello invernale. Per di più all’inizio eravamo scioccati e impreparati, adesso anche nello sbraco dell’entusiasmo per le riaperture di ristoranti, bar, spiagge ecc, forse saremo un filo più saggi. Comunque sia niente contatti sociali e non sarà facile. I parenti che non si vedono da parecchio non li eviteranno. Ne ho un esempio a casa, madre/figlio.
scrivi – “la ripresa ipotizzata in autunno sarebbe solo dovuta al fattore temperatura più fredda?” – se, per comodità, mettiamo che ad una diminuzione di 1°C della temeratura corrisponda un calo dell’1% dei contagi (in realtà dovrebbe essere un po’ meno, 0,85% circa), andando da 30°C a 5°C possiamo attenderci un aumento di circa il 20% di contagi (ricordando che tra 30°C e 26°C la curva è piatta). considerato che l’R0 del virus è compreso tra 1,8 e 3,4, l’effetto di un 20% di contagi in più ha effetti dirompenti.
scrivi – “Intanto la mortalità è un po’ più bassa del previsto” – in realtà, in Italia la mortalità (CFR) supererà il 16%, in media. per contro, la letalità (IFR) dovrebbe essere 3-5 volte più bassa a causa della quota di pazienti contagiati che sfuggono alla diagnosi (quota molto più grande di quella stimabile col tampone nasofaingeo e pari, per l’appunto, a 3-5 volte il numero dei contagiati ufficiali).
scrivi – “boom di contagi perché le persone si sbracavano di brutto” – è possibile. molto dipende dalle informazioni che i media offriranno alla popolazione: i messaggi rassicuranti del tipo “il peggio è passato” possono in effetti invogliare la popolazione a “sbracare” con conseguenti recrudescenze infettive anche estive. tuttavia credo che se >80% della popolazione continuerà ad usare le mascherine e se resteranno vietati gli assembramenti (non devi confrontarti con un campione “ideale” di perfezione, ma col campione *reale* di come ci siamo comportati tra gennaio e febbraio) le cose potrebbero filare via lisce. non è dunque questione di parenti, ma di fiere (vedi Brescia), di partite di calcio (vedi Bergamo) e in generale di grandi affollamenti (vedi centri commerciali, spiagge etc).
abbraccione, bacioni e a presto.
: )
chiedo venia: “ad una diminuzione di 1°C della temeratura corrisponda un calo dell’1% dei contagi”, è in realtà “ad una diminuzione di 1°C della temeratura corrisponda un *aumento* dell’1% dei contagi”.
Rispondo a Carlo-Ciglie.
Poniamoci ordunque una domanda: come ci è arrivato SARS-CoV-2 sulle “superfici” toccando le quali ci si infetta per “contatto diretto”?
: )
L’uso delle mascherine impedisce soprattutto che SARS-CoV-2 venga sparso attraverso la saliva nell’ambiente (dove sappiamo che può sopravvivere, in condizioni ideali, anche 3-5 giorni). I guanti, per contro, servono a poco: la via di entrata non è la pelle e se ho toccato un oggetto contaminato, il guanto non mi impedisce certo di grattarmi il naso, un occhio o la mascherina. certo potrei cambiare i guanti in continuazione… ma chi lo fa, oltre al medico?
Vero, e se tocco un oggetto contaminato e poi ne tocco un’altro pulito ovviamente lo contamino contribuendo allo spargimento del virus nell’ambiente. E immagino valga pure per gli alimenti sfusi e per tutto ciò che è esposto e in vendita. Il fatto che non passi dalla pelle poi è una bella conferma, un po’ di dubbi in merito ce l’avevo. Comunque ci vorrebbe una bella campagna di informazione sulle vie di contagio, perché stamani ho visto pure una mascherina al posto dell’arbre magique e questa mi mancava.:-/
grazie
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prego iole, non c’è di che.
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Le ipotesi che fate mi sembrano ragionevoli, e le induzioni in accordo con le osservazioni dei vari studi , anche se penso che sia necessario uno studio statistico di un campione randomico in Italia, per capire la consistenza vera di questo inconscio dell’epidemia. Vedo dal sito della John Hopkins che a livello globale dal 23 marzo in poi i contagi hanno un andamento rettilineo. Ci sono paesi che tendono a una retta orizzontale come quelli europei e quelli che hanno un andamento a parabola come il brasile, l’india, etc. Probabilmente penso che il caldo estivo sarà ininfluente, perchè Singapore e l’amazzonia sono tropicali e i contagi aumentano. Se il distanziamento sociale è l’unico rimedio, adesso che progressivamente si allenta dovrebbero, purtroppo (e speriamo di no) aumentare i casi senza aspettare l’autunno, se non succederà vuol dire che il virus in qualche modo si è indebolito ?. Comunque ormai non so più cosa pensare, e mi sembra di girare a vuoto. Grazie per le informazioni.
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– scrivi: “un campione randomico in Italia” – mmm…. non so, forse non sarebbe poi così indicativo, viste le enormi differenze tra singole province e singole regioni.
– scrivi: “Probabilmente penso che il caldo estivo sarà ininfluente” – ininfluente no (nell’articolo sono citati decine di studi che mostrano come i contagi calino all’aumentare della temperatura), ma non sarà nemmeno risolutivo. però tieni conto che giusto ieri leggevo uno studio (“Critical levels of mask efficiency and of mask adoption that theoretically extinguish respiratory virus epidemics” Kot, medRxiv, posted May 15, 2020) dove gli autori calcolano che l’utilizzo da parte di almeno l’80% della popolazione di mascherine ad efficacia anche relativamente bassa (0,58, poco meno di una mascherina chirurgica), è sufficiente ad arrestere addirittura un’epidemia con R0 uguale a 3 (notare che l’R0 di SARS-CoV-2 è stimato tra 2 e 3). dunque l’azione combinata di temperatura + mascherine + misure di distanziamento è in grado di esercitare un freno potente sulla diffusione dell’epidemia.
– scrivi: “il virus in qualche modo si è indebolito?” – al momento, non ci sono dati in proposito, ma è sempre un’eventualità possibile (visto che i virus mutano in continuazione). tieni conto però di quanto ho scritto sopra: i fattori che influenzano la diffusione del virus sono sempre molteplici e invece il ragionamento umano è spesso azzoppato da bias riduzionistici che tendono a ricondurre tutto ad una causa unica (una tipica tara del nostro cervello che offre vantaggi evolutivi).
grazie degli spunti e un abbraccio.
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Grazie malos per questo studio che fa chiarezza in un mare di confusione e pareri contrastanti. Abbassare la guardia e l’idea che il peggio sia passato è quindi “estremamente rischiosa”. A una possibile flessione nella stagione estiva potrebbe seguire un’impennata nell’autunno. Attenzione quindi una volta che saranno tolti i freni alle attuali misure restrittive, e continuare/imparare le buone regole: niente assembramenti e distanziamento sociale. Un abbraccio
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In genere la popolazione tende ad avere reazioni eccessive in acuto e poca costanza in cronico (è umanamente comprensibile, no?). Speriamo che prevalga il buon senso. Come scrivevo più sopra a Giancarlo, non dobbiamo puntare al 100% di aderenza alle norme di sicurezza: spiritosi, spacconi e sociopatici ci sono sempre, dunque è fisiologico, ad esempio, che non tutti abbiano la mascherina. Ma se l’obiettivo è l’80%, anche se 1 su 5 non la indossa l’obiettivo è centrato lo stesso…
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Buster Keaton è davvero un grande. Il video che hai linkato non lo conoscevo: geniale e spassosissimo.
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Ciao malos piacere di rileggerti. Ma allora, considerando il prolungarsi delle norme di contenimento, la ripresa ipotizzata in autunno sarebbe solo dovuta al fattore temperatura più fredda?
Comunque hai dato buone notizie mi sembra. Intanto la mortalità è un po’ più bassa del previsto. Poi il mio dubbio era che a metà estate ci si ritrovasse con un boom di contagi perché le persone si sbracavano di brutto. Spero non succeda, ma in caso saremo in un contesto un pochino migliore di quello invernale. Per di più all’inizio eravamo scioccati e impreparati, adesso anche nello sbraco dell’entusiasmo per le riaperture di ristoranti, bar, spiagge ecc, forse saremo un filo più saggi. Comunque sia niente contatti sociali e non sarà facile. I parenti che non si vedono da parecchio non li eviteranno. Ne ho un esempio a casa, madre/figlio.
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scrivi – “la ripresa ipotizzata in autunno sarebbe solo dovuta al fattore temperatura più fredda?” – se, per comodità, mettiamo che ad una diminuzione di 1°C della temeratura corrisponda un calo dell’1% dei contagi (in realtà dovrebbe essere un po’ meno, 0,85% circa), andando da 30°C a 5°C possiamo attenderci un aumento di circa il 20% di contagi (ricordando che tra 30°C e 26°C la curva è piatta). considerato che l’R0 del virus è compreso tra 1,8 e 3,4, l’effetto di un 20% di contagi in più ha effetti dirompenti.
scrivi – “Intanto la mortalità è un po’ più bassa del previsto” – in realtà, in Italia la mortalità (CFR) supererà il 16%, in media. per contro, la letalità (IFR) dovrebbe essere 3-5 volte più bassa a causa della quota di pazienti contagiati che sfuggono alla diagnosi (quota molto più grande di quella stimabile col tampone nasofaingeo e pari, per l’appunto, a 3-5 volte il numero dei contagiati ufficiali).
scrivi – “boom di contagi perché le persone si sbracavano di brutto” – è possibile. molto dipende dalle informazioni che i media offriranno alla popolazione: i messaggi rassicuranti del tipo “il peggio è passato” possono in effetti invogliare la popolazione a “sbracare” con conseguenti recrudescenze infettive anche estive. tuttavia credo che se >80% della popolazione continuerà ad usare le mascherine e se resteranno vietati gli assembramenti (non devi confrontarti con un campione “ideale” di perfezione, ma col campione *reale* di come ci siamo comportati tra gennaio e febbraio) le cose potrebbero filare via lisce. non è dunque questione di parenti, ma di fiere (vedi Brescia), di partite di calcio (vedi Bergamo) e in generale di grandi affollamenti (vedi centri commerciali, spiagge etc).
abbraccione, bacioni e a presto.
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chiedo venia: “ad una diminuzione di 1°C della temeratura corrisponda un calo dell’1% dei contagi”, è in realtà “ad una diminuzione di 1°C della temeratura corrisponda un *aumento* dell’1% dei contagi”.
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Leggevo questo link che specifica i livelli di rischio delle vie di contagio, credo dica cosa veritiere.
https://notizie.virgilio.it/coronavoris-goccioline-aerosol-droplet-contagio-contatto-mani-mascherina-superfici-1390312?ref=libero
Grazie per la risposta e abbraccione e bacioni ricambiati.
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Rispondo a Carlo-Ciglie.
Poniamoci ordunque una domanda: come ci è arrivato SARS-CoV-2 sulle “superfici” toccando le quali ci si infetta per “contatto diretto”?
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L’uso delle mascherine impedisce soprattutto che SARS-CoV-2 venga sparso attraverso la saliva nell’ambiente (dove sappiamo che può sopravvivere, in condizioni ideali, anche 3-5 giorni). I guanti, per contro, servono a poco: la via di entrata non è la pelle e se ho toccato un oggetto contaminato, il guanto non mi impedisce certo di grattarmi il naso, un occhio o la mascherina. certo potrei cambiare i guanti in continuazione… ma chi lo fa, oltre al medico?
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Vero, e se tocco un oggetto contaminato e poi ne tocco un’altro pulito ovviamente lo contamino contribuendo allo spargimento del virus nell’ambiente. E immagino valga pure per gli alimenti sfusi e per tutto ciò che è esposto e in vendita. Il fatto che non passi dalla pelle poi è una bella conferma, un po’ di dubbi in merito ce l’avevo. Comunque ci vorrebbe una bella campagna di informazione sulle vie di contagio, perché stamani ho visto pure una mascherina al posto dell’arbre magique e questa mi mancava.:-/
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