Giorgio Brunelli: I Windsor

Greetings from Albion – Don Zero 2021

Risulterebbe complesso a chiunque pennellare un ritratto
ragionevolmente ragionato sui Windsor senza prima schermarsi
dall´infodemia pettegologica prodotta dallo sciocchezzaio giornalistico
che ne invade volgarmente le esangui gesta dell’intero corpus.

cliccare sul titolo: The Windsor


3 risposte a "Giorgio Brunelli: I Windsor"

  1. E’ come andare a circostanziare il nulla, dice Giorgio, che si è prodotto in questo bel resoconto del niente un paio di mesi fa, prima della scomparsa di Lilibet. Scoppiettante come sempre il nostro Brunelli.

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  2. Good Sunday Guys!
    Un grazie di cuore al mitico Abele, e uno ex aqueo al grande Giancarlo per la rilettura d’appoggio di questo scritto fra il serio e il faceto sussumibilmente dedicato alla monarchia.
    In definitiva, altro non è che un pretestuoso assunto contro le piu urticanti discriminazioni, filosoficamente sostenuto dalla mia patetica e anacronistica poetica situazionista.
    Un abbraccio caro a tutti i neobarians!
    g

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  3. quale miglior sostanza stupefacente dell’opima prosa neobarocca dell’inarrivabile Giorgio Brunelli, per cimentarsi nel più abbacinante viaggio ontogenetico, id est, quello tra i reali più surreali del looneyverso?
    ed in effetti, il nostro irrefragabile fabulatore, spertica parole con areteica sapienza giungendo ad ammaliare l’astante per pagine e pagine sebbene la materia della trattazione attenga a sghembi strongyloides ributtanti. sul tavolo settorio, le stolide macchiette animate della uander bròs, ne escono godibilmente perculate, anche se a tratti il riso ha un retrogusto amaro (i piatti a base di frattaglie del reale vivisezionato sono cospicuamente colagoghi e reflussogeni).
    quindi cheddire? grimaldello.
    grimaldello ermeneutico e via (con buona pace dei caristocratici).
    : )

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