Come un cielo di marzo – Quattro poesie di Ester Bonelli (Cipriano Gentilino)

Ester Bonelli

Quattro poesie di Ester Bonelli da COME UN CIELO DI MARZO  ed. Nulla Die  2020

L’attualità, con i suoi drammi ma anche con certi lampi di speranza è al centro di gran parte della silloge: i viaggi disperati dei migranti, la fatica di chi deve sbarcare il lunario, le emarginazioni sociali, la violenza, la guerra, la paura; ma anche i ricordi di un’infanzia vissuta come un mondo incantato e perduto, la nostalgia e il dolore personale per il padre scomparso a causa di una malattia; la maternità mancata, il distacco .

Temi dolorosi, talvolta, quelli versificati, ma mai disperati, poiché l’attenzione per gli aspetti più poetici dell’esistenza fa sì che a prevalere su tutto sia una forma di gaiezza e ironia che si concretizza nell’ultima poesia laddove ella confessa d’essere “una ladra col cuore d’arlecchino”.

Emorragia

Quel vecchio peluche 
tutto consumato di baci
dentro il tuo trolley
non ci entra
tutte le mattine di sole
a crogiolarti tra le coperte
nel tuo lettino di bimba 
no, proprio non ci entrano. 
Non ci entra
l'abbraccio malinconico 
di tua madre
quella lacrima camuffata 
in un sorriso
e nemmeno il pudico
buffetto sulla guancia
di tuo padre
quelle sue parole
che mai ti dirà
no, proprio non ci entrano. 
Ecco, hai riempito ogni angolo
con i tuoi sogni
non ancora chiusi in un cassetto
tutto lo spazio se l’è preso il futuro. 
Al controllo bagagli
passerai senza fatica
leggera, vestita di gioventù. 
Appena una stretta al cuore 
sei pronta. 
Domani imparerai la nostalgia.


Parole inventate

E parleremmo
di cose sciocche e profonde
parleremmo con le voci tronche
tenui come carezze
e gli occhi spezzati
raccontandoci
chi siamo noi
scavando con le dita
dentro i silenzi saggi
nel fango delle distanze.

Parleremmo  con rabbia
e roca tenerezza
con l'incoscienza di chi sa perdonare
coraggiosi e spaventati
schiumando leggera pesantezza.

Ci racconteremmo 
di com'eravamo
quando non c'eravamo
di come saremo
quando non ci saremo
e ci daremo appuntamento
in un tempo
impossibile e sincero.

Sciocche e profonde
le parole che inventeremo
solo per noi.


Cosa rimane

Un centrino di macramè 
ricamato su nel cielo
l'impronta fradicia di un cane
quattro foglie accartocciate zuppe
quattro gocce in equilibrio sulla ringhiera. 
Un odore intenso che si attacca al cuore. 
Il senso della fine la fine dell'arsura
una malinconia bislacca una sdraio bagnata
e sola. Dopo la pioggia. 


Figlia

Chissà con quali occhi 
mi avresti scavata dentro
con che mani 
quale sorriso ci avrebbe 
allappati irresolubilmente. 

Ti avrei tenuto in 
un abbraccio all’arrivo 
dopo il tuo primo viaggio
forse sarei stata corda 
e catene
o forse ali. 

Con che voce 
mi avresti annientata
tu che mi hai condannata
a rimanere per sempre 
figlia. 





Breve biografia dell’autrice

Ester Bonelli vive a Caltagirone.  Insegnante di scuola Primaria, ha collaborato per alcuni anni con una emittente televisiva locale, Video Mediterraneo, e il giornale ad essa legato “I Mediterranei” dove ha curato rubriche dedicate ai libri. Dal 2016 lavora per la Giunti, in particolare per la rivista “La Vita Scolastica” dapprima occupandosi di didattica della lingua italiana e poi, per un paio di stagioni, recensendo libri per bambini in un’apposita rubrica.  Νel 2019  pubblica alcune poesie sulla rivista letteraria “Lunarionuovo”, partecipa a qualche concorso, ad alcuni contest, classificandosi ai primi posti;  arriva in finale al premio “Impavidarte”, nello stesso anno, e pubblica nell’antologia dell’edizione 2018-2019 la poesia finalista,  dal titolo “L’ombra di un uomo” che si aggiudica anche una menzione speciale della critica. Molto attiva sui social, alcune sue poesie e racconti brevi, vengono pubblicati sul blog “Lettera 32-Scrittori e Poeti allo Sbaraglio”,e sulla pagina Facebook dello stesso;  una sua poesia, dal titolo “Il volto della clessidra” partecipa all’omonimo contest guadagnandosi la pubblicazione  ancora sul blog. A giugno 2020 pubblica, con la casa editrice Nulla Die, la sua prima raccolta di poesie dal titolo “Come un cielo di Marzo”. Nell’estate del 2022, un suo breve racconto, dal titolo “Silenzio” viene inserito nell’antologia “Estate in cento parole” della casa editrice Giulio Perrone.

3 risposte a "Come un cielo di marzo – Quattro poesie di Ester Bonelli (Cipriano Gentilino)"

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