Laura D’Angelo
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Come lombrichi
Riconobbi all’istante la voce che salva
Dalla resina dei rami vidi
pupille di stagioni e vi appoggiai la fronte
ora il mandorlo fiorito si china
a cercare quel sogno
mentre la vita dilegua alla sua foce
In cammino la luce di maggio
si annida sulla salsedine
esplode con gli odori del glicine
nel frastuono dei merli al mattino
L’aria si fa carne quanto maggio
nel fremito di vita che ascende
all’orizzonte ma a radicarsi
è questo silenzio nudo
Volteggia su pagine mai scritte
come i rami di ulivo bianco
smembrato da un duro inverno
Per la via si fa largo
ora e noi con passi quieti
come lombrichi in umidi suoli
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Sulle bocche
Sulle bocche fiorisce il deserto
A volte un pampino può sfiorarci
nel mezzo della notte
disseminare sulla battigia sassi levigati
inseguire fantasmi di nereidi
ma non sapremo mai quanto durerà
Sulle nostre bocche fiorisce l’attesa
recide l’aria densa di aromi inchiodati
alle narici su improvvisi fili di pioggia
seme o prova di memoria salvifica
con lo sgomento di essere vivi
Sulle bocche fiorisce la polvere
a volte puntella l’ombra ma sciupa
la vita stessa su tutta la terra
Vedi così agisce la luce
eppure in un punto convergente
nulla accadrà mai invano
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ΦΩ͂Σ (LUCE)
Caviglie trattenute sul flutto che scorre
Passerà questo tempo così come si riproduce
nel profondo un sempreverde e ramifica
in ogni incisione di un cortile ignorato
Un dio errante con ali distese reggerà
il brusio della vita che cede e anche
se gli occhi non riescono a vedere
una feritoia di luce schiude un volto
prima della parola a metà strada
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Donarsi
Stringersi nelle ciglia vivi e assenti
forse donarsi assomiglia alla vita
come al desiderio reale immaginario
che cerca l’uno di raggiungere l’altro
avanzando sempre più in dentro
con alti e bassi per riconoscersi
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Di fronte all’angelo della morte
Mille volti tratteggiano quel senso perduto dentro la
magnolia. Il piede inciampa sui sentieri di ghiaia ma non
fa male più di quanto può farti male un fallimento. Eppure
i frammenti su cui costruire un riparo richiedono un
inizio e la pietà aleggia striata di premonizioni. Ho il peso
dei sogni nelle mani ma la forma, disperdendosi, chiude
ogni spiraglio. Placare le palpebre stanche e rannicchiarsi
dentro questo flusso che restituisce le chiavi della memoria
non intralcia la vista e la sua voce mi raggiunge sempre.
Ripiegarsi nelle giunture di una foglia di aloe nei dettagli
misteriosi delle pagine di Rimbaud e fiutarne i suoni che
si levano sancisce la risposta alle attese. Identità disperse
bruciano nel profondo reclamando parole laboriose per
snodare spazi raggrumati nel vuoto. Le radici covano quasi
inavvertitamente, pronti a germogliare in chi ha visto tutto.
Sconosciuta a me stessa come la voce che mi chiama e
colma di parole sento l’oscuro germinare dei semi chiusi
come la pioggia in un terreno arido per vivere una vita più
alta e non perdere di vista la direzione. Questo è quanto
vale nell’ oscillare della terra.
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Maria Allo, laurea in Lettere classiche, vive e opera tra Catania e Parigi. Tra le sue raccolte di poesie: I sentieri della speranza (Gabrieli editore, 1985), Riflessi di rugiada (Albatros, Nuove voci, 2011), Al dio dei ritorni (Galassia Arte, 2014), Solchi. La parabola si compie nei risvegli (L’Arcolaio, 2016), La terra che rimane (Edizioni Controluna, 2018), Talenti di donna(Onirica edizioni, 2013) come curatore, Radure (Ladolfi, 2019), Sul margine (Interno Libri 2003).È autrice di saggi sulla poesia di altri autori, presente in molte antologie e riviste, ha tradotto un poemetto L’ombra di Athos, testi di Canti di misconosciuta gloria e Guida per la sopravvivenza di giovani esordienti del poeta greco Σωτήριος Παστάκας. Traduce testi di poeti greci su Εξιτήριον. Il suo blog di riferimento: nugae11.wordpress.com.
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Laura D’Angelo è critico letterario, narratrice e poetessa. Ha pubblicato con interessanti riscontri critici Cuore puro (Interno Libri, 2024), Poesia dell’assenza (Il Convivio, 2023), Sua maestà di un amore (Scatole Parlanti, 2021). Dottore di ricerca in Studi umanistici e filologa classica, si dedica alla scrittura scientifica su riviste accademiche di poesia e di letteratura e alla narrativa per giovani, tra cui «Gradiva – International Journal of Italian Poetry», ed. Olschki, Firenze; «Letteratura e dialetti», «Studi medievali e moderni». È redattrice inoltre delle riviste Insula europea, Versolibero, Verbumpress, Radici Digitali.eu. Suoi scritti sono stati pubblicati su «La Repubblica» (La bottega della Poesia- Bari), su litblog e siti di poesia e letteratura online come Il blog di Interno Poesia, Pelagos Letteratura, Le parole di Fedro, Il giardino dei poeti, La rosa in più.
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