Mario Corticelli: Il libro della natura e del continuo 

Un De rerum natura giocosissimo che sposta sempre di lato il caosmos che descrive, disimpegnandosi dal ruolo di riprodurre paesaggi, bestie, mappe, tassonomie, e disorientando quella che credevamo essere una visione stabile delle cose.

 Mario Corticelli, Il libro della natura e del continuo, déclic edizioni, 2024

libro

il rosso cocomero
che bello che è il linguaggio
pensate se fosse
il cremisi cocomero com’è bello è bellissimo il linguaggio
pensate se fosse
il mirabile linguaggio perlucente
rosso
cremisi
con lancio del cocomero dal balcone
con una qualche distruzione dell’autore
la perlunga strada

quando tutto sta crollando
ciò che resta rinuncia e non esiste
nel vicendevole massacro del cremisi sul rosso perlucente
con lancio del cocomero dal balcone
rorido
con parziale distruzione del vicendevole
con parziale distruzione del cocomero
nel cremisi lucente

che vaga solcando la foresta
nell’attuare le sue visioni di bonifica
usando la terra che era sua
col lancio di cocomeri dagli alti
rami perlucenti del bel rorido
cremisi e dai balconi
con parziale distruzione della selva
e ripetendo
rilucente il cremisi rinovella

esci e coltiva i campi
quando piove a tutta distesa
non misurare l’estensione dei campi
con vasta seminagione di cocomeri
in attesa del cremisi smagliante
della pioggia perlucente e già posata

e poi si odono feste di mercato
con gioia di genti
nel crollo dei prezzi di mercato
con una qualche distruzione delle genti
perlunga la strada che è lucente
che bello che è il linguaggio delle genti
con una qualche distruzione del linguaggio

oh ti odo, genti, nel lungo perlucire del linguaggio
con una qualche distruzione dell’autore

*

libro


uccidere un cervo nella caccia
tirare le tendine sulla caccia
fare una nuova caccia in cui il cervo non verrà ucciso
tenere valida l’abitudine alla caccia
tenere valida l’abitudine di tirare le tendine sul sole della
caccia
seppellire continuamente lo stesso cervo con le corna che
sporgono dal suolo
tenere valida l’abitudine degli alberi a sporgere dal suolo
tirare le tendine sugli alberi e sul sole
tenere valida l’abitudine del sole ad attraversare le tendine
nella caccia
istruire gli alberi alla caccia
seppellire la parte degli alberi inadatta alla caccia non è
adatta
non istruire il sole



un mondo


ho notato che la carta che viene bagnata si assottiglia e
forse riesci a leggere il testo di entrambe le facce del foglio
o forse anche ad ascoltare ciò che viene detto da quel che
resta schiacciato tra le due facce del foglio e di cui l’acqua
è il sangue che è trasparente alla foresta di pini alla foresta
di abeti vi corrono cervi sotto il giro del sole.

*

il cervo rifiuta di mangiare carne animale
la maestà sussiste finché un essere è ucciso con carne
animale
il cane rifiuta il cervo che mangia carne animale
se ciò non avviene il cervo rifiuta di uccidere il cane
il profilo dei cervi arricchisce il profilo dei crinali stagliati
chi rifiuta di mangiare carne arricchisce il profilo dei cervi
che si mutano in cani
ricoperti da masse d’alberi di carne animale sono i pendii
abitati dai cani e dai cervi
ricoperti da masse di cervi e di cani sono i pendii ricoperti
da masse di alberi
le chiome dei boschi raggiungono il suolo tra di essi i cani
e i cervi in masse che uccidono il suolo
non disdegnare la carne animale obbediente ai profili dei
cervi
mutati in cane obbediente al profilo del cane
ricoperti da masse di alberi che rifiutano la carne animale
coronati da crinali arricciati dai profili dei cervi
all’improvviso si fa penombra

un altro mondo
lentamente.

tutte le aperture danno su pareti di boschi
dalle aperture alle pareti di boschi l’aria è saltuariamente
impegnata da rondini e corvi
più vicino da farfalle saltuariamente nere
dalle aperture a qui la stessa aria è saltuariamente
impegnata da mosche
le mosche sono solo vicine


la morte peggiora le persone
l’aria le rende migliori circondava i loro parenti
le mosche non sono affatto impressionate dall’aria che
le osserva mutarsi in cervi sostenuti da un unico piano
talvolta ricoperto di boschi


che è un unico piano su cui scivolano corvi e rondini e mosche
fino al declino dell’aria al suolo
il declino peggiora l’aria in un unico piano
talvolta ricoperto di boschi


animato dal desiderio sereno di tenere presso di sé i resti
dei morti
le persone peggiori


a questo scopo sono state costruite apposite case dotate di
finestre
di solito il teschio
che non vola


o
un cervo testa di morto in un bosco
chioma di pini
in una radura del bosco
un cervo testa di morto
inizia a chinarsi da dietro

***

Mario Corticelli ha pubblicato testi poetici nelle antologie RZZZZZ! (Transeuropa Edizioni) e Àkusma (Metauro Edizioni) e su numerose riviste, fra cui Versodove, Nioques, OEI. Un modo (gammm.org) è del 2011. Tra il 2014 e il 2015 sono usciti due libri e un ebook legati in una trilogia aperta: Aria (comunione) (ikonaLíber, 2014), la sezione aria della serie mille idilli (gammm.org, 2014) e Costruzione di un animale
(Arcipelago Edizioni, 2015). Del 2018 è Qualche parte del cane (Tic Edizioni). Su gammm.org è possibile leggere tre prose da sottrarre il bambino (2024).



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