Mirella Crapanzano, “Nel silenzio perfetto”. Nota di lettura Franca Alaimo

[…] ” una nota che vibra d’armonia/ sembra sospesa in alto/ a pelo d’acqua dal fondo/ le fanno eco piccoli sassi bianchi/ il torrente gorgoglia la luce/ brilla di un velato sorriso/ la musica perfetta dentro le cose/ s’impara a cogliere la colonna/ sonora tutta dell’universo/ in uno stato di grazia io l’ho sentita […]

Basta leggere questa poesia per capire che ci troviamo di fronte ad un’esperienza del mondo praticata attraverso i sensi quali ricettori di una verità più intima e profonda di quella sperimentata quotidianamente rimanendo per lo più in superfice.Mirella scende, invece, all’interno del reale, perseguendo non la conoscenza, che è accumulo ed espansione, ma la Sapienza che si trova ovunque, anche nelle cose più piccole: un “fruscio d’erba”,“il dondolio delle foglie secche” e soprattutto la luce, nominata in quasi tutti i testi, figura e simbolo di quella interiore. È quest’ultima infatti a fare chiaro nel garbuglio degli eventi esterni, e nella continua contraddizione della storia, a dire comunque di sì alla vita. Infatti ad essa si approda dopo essere scesi nello “’spavento”, come dichiara l’ autrice, dopo avere attraversato il proprio inferno e dopo essersi confrontati con il dolore e la propria ombra, come scrive Jung. Solo così ci è dato di comprendere anche quella perfezione che è in tutte le forme viventi dell’Essere. Per questo motivo leggere questi testi di Mirella significa risalire dalla paura all’accettazione piena della propria vita, qualunque essa sia stata, perché bastano anche “poche spighe” a testimoniare quel desiderio di cielo verso cui esse “svettano altissime”.Questa disposizione interiore è anche la via di ricongiungimento alla totalità, al suo dispiegarsi verso l’Uno (Uni-verso) ed è perfino lo strumento che conduce al canto della Poesia. Con un vocabolario rarefatto, soffuso di grazia, l’autrice ci conduce in uno spazio-tempo ininterrotto: ogni segno d’interpunzione scompare per lasciare posto ad un flusso infinito, ricco di possibilità interpretative, in cui sentiamo di navigare con quell’abbandono, che è l’essenza dell’Amore.

Franca Alaimo

*

Mirella Crapanzano, NEL SILENZIO PERFETTO Macabor edizioni 2024

MirellA cRAPANZANO

selezione testi

m’inoltro nello spazio bianco
che precede le parole
il bianco ha tante forme
e nomi come la neve
esisto lì da sempre
in campi bianchi assolati
scogliere spruzzate dalle spume
nelle innocenti trasparenze
che la luce riflette sul muro
inondando la malinconia
all’alba appaiono i contorni
della vita sul cuscino
e svanisco nell’ultima
sequenza di un sogno

*

da qualche parte piove
e si rinnova un po’ di vita
nella sterilità del caso
come un miracolo di sguardi
che si affacciano nel vuoto
un gioco di specchi
dove scorgere verità profonde
dove respirare i sogni
anche se non chiudi gli occhi

*

non sempre la notte confonde
a volte è un occhio di corvo guardiano
chiaroveggente misterica
dove si cela la profondità spaventosa
del labirinto altre l’utero della terra feconda
qui la parola è rombo di tuono
magma e lapilli è il cuore del mondo
il portale che conduce all’indefinibile eco
delle dee antiche

*

ricompongo con i suoi tasselli
il buio lo restituisco all’abisso
all’acqua fonda oscura dove
il capodoglio ha la sua tana
estrema silente, sconosciuta
al mondo un grembo dove
partorisce anche l’universo

*

MirellaMirella Crapanzano, (Agrigento 1959) ha pubblicato la raccolta “Le stanze del fiore nero”, Lietocolle 2014, la silloge “Terracqua”, Terra d’ulivi 2016 con la quale ha vinto il primo premio Castello di Prata Sunnita, L’Iguana 2017, dedicato a Anna Maria Cortese, per la poesia edita e il poemetto “Il Labirinto”, Il Convivio 2018, per essersi classificata seconda al Premio per sillogi inedite, Pietro Carrera, “La fragilità del bruco”, Macabor 2020. È presente, tra i poeti insulari, in “Secolo Donna 2021, Almanacco di poesia italiana”, Macabor 2021. Sue poesie sono presenti, inoltre in diverse antologie, alcune edite da Lietocolle, Farà editore e Terra d’ulivi, sul bimestrale di poesia “Il sarto di Ulm”, rivista edita da Macabor, nelle antologie “Bellezza senza vanità”, Macabor 2021 e “Nata libera”, Macabor 2024, entrambe curate da Claudia Manuela Turco.


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