Maurizio Manzo: TABLET RASA

 

(Diego Velázquez)

 

TABLET RASA

Sottomessa in natura
alterata dall’uomo di genere maschile
è frainteso il gentile non opporsi pensare ad altro tempo possibile
stabilmente il rimpianto
che incoraggia il possesso s’impossessa deriva.

Sentimento sospeso
e compresso sostava da e tra il cuore cortese
che pendeva dagli occhi
a cascare mascara le macchiava le guance inzaccherando le foglie
delle arance succose e
zuccherose poggiate sulla tavola fredda.
Il suo collo allungato
ripiegato sul gatto rotolato per sempre rotolato a strusciarsi
rivelava dei segni il disamore bluastro
mentre il pelo del gatto s’involava spezzato
frastagliando la luce
seppellito nell’ombra
stai nascosto tra i giorni d’indelebile gioia
fondotinta al dolore
se una stretta d’ormone mentre dorme ogni lobo
ti rivela uno sguardo acuminato puoi pensare alla brina
a un effetto normale come il vivere odierno
a un eclissi solare.

(Maurizio Manzo)


5 risposte a "Maurizio Manzo: TABLET RASA"

  1. bellissimo il titolo. i versi, in qualche costruzione sembrano negarsi, o meglio, sembrano rimescolarsi, scelta formale che mi ha reso la lettura meno significativa (i.e., questa poesia mi pare meno a fuoco di altre tue).

    peraltro, si tenga sempre conto che – com’è palese – trattasi di mia soggettivissima sensazione (n=1), non significativa da un punto di vista statistico.

    ; ))

    (occhio, refuso: “un eclissi solare”)

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    1. Ciao Malos,

      è un testo del 2012, credo, che Abele ha ripubblicato e che ringrazio…allora cercavo di usare un “ritmo controllato”, in questo caso era l’anapesto e forse il “rimescolarsi” può essere questo, intanto ti ringrazio per la tua solita attenta lettura. 🙂

      Un abbraccio

      mm

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