Mercoledì 14 ottobre, presso il PAM di Napoli (via dei Mille, 60) Brizio Montinaro e l’Ensemble Terra d’Otranto presentano
DANZARE COL RAGNO
Viaggio nel tarantismo dal XV al XX secolo
Un affascinante itinerario di lettura tra i testi storici del tarantismo nel mezzogiorno e in Spagna – a partire dalle testimonianze cinquecentesche fino ai “racconti etnografici” di Ernesto de Martino – accompagnato dall’esecuzione delle musiche che, nei secoli, sono servite nella cura magica degli effetti del morso della mitica taranta. Voce narrante e curatore dei testi è Brizio Montinaro, attore di cinema e teatro e autore di ricerche sulla cultura popolare. Il commento musicale è invece realizzato dal gruppo Ensemble Terra d’Otranto, che ripropone la musica antica del tarantismo eseguita con gli strumenti dell’epoca. Presenta Vincenzo Santoro
Brizio Montinaro, voce narrante
Roberto Chiga, percussioni
Nadia Esposito, voce e tamburello
Doriano Longo, viella e violino
Pierluigi Ostuni, tiorba
Luca Tarantino, chitarra spagnola, chitarra battente
Anna Cinzia Villani, voce e tamburello
La triste storia di Ginevra tarantata per pene d’amore
(da A.L. Castellan, Lettres sur l’Italie, Parigi, 1819)
[…] L’esercizio violento della danza che ella pareva eseguire controvoglia e per una specie d’impulso irresistibile doveva stancarla molto. Il sudore le colava dalla fronte. L’ansimare del petto rivelava a noi che assistevamo che ella stava per svenire e dunque si doveva al più presto trasportarla a letto.
Ella non era stata morsa dalla tarantola sebbene ne fosse convinta. La lasciavano nel suo errore semplicemente per nasconderle o farle dimenticare il vero motivo della sua condizione e soprattutto per non toglierle la speranza di guarire.
Ecco l’origine dell’alienazione di Ginevra. Questo, credo, sia il nome della malata.
A vent’anni, senza essere la più graziosa delle ragazze della sua età, ella si faceva notare per un aspetto provocante e molto espressivo. La bocca era vermiglia e sensuale; gli occhi neri e pieni di fuoco; il corpo aveva più flessibilità e trascuratezza che grazia; il carattere, sebbene buono e sensibile, era umorale. Spesso, allegra fino al delirio, si abbandonava poi ad una tristezza vaga e senza motivo. Esagerata nei sentimenti spingeva l’amicizia per le sue compagne fino all’eroismo, e l’indifferenza per gli uomini vicina al disprezzo. Stando così le cose, si doveva prevedere che se avesse amato una volta, sarebbe stato con veemenza e per tutta la vita.
A vent’anni non era ancora arrivata la sua ora. Ma suonerà troppo presto, per sua sfortuna.
Un giorno vagava con i suoi pensieri malinconici sulla spiaggia deserta di Patrica, L’aria era rinfrescata a causa di un temporale e il mare, ancora agitato, rotolava le sue onde sulla spiaggia. Una barca mezza fracassata venne ad arenarsi proprio lì, davanti a lei. Portava un solo uomo.
[…]
Tratto dal libro di Brizio Montinaro Danzare col ragno, Argo, Lecce 2007
Il libro è accompagnato dal CD con la registrazione integrale dello spettacolo Danzare col ragno interpretato da Brizio Montinaro con l’Ensemble Terra d’Otranto.
che post interessante!-
Intriga questo itinerario di lettura con “musiche che, nei secoli, sono servite nella cura magica “, stuzzica la descrizione di Ginevra. Le “tarantate”, così ad occhio e croce, mi sembrano molto vicine alle isteriche.
Adesso seguo i link.
Grazie Margherita. Spero un giorno lo spettacolo arrivi dalle tue parti, sono grandi! Il blog di Vincenzo Santoro ti aiuterà a saperne di piu’ sulle tarantate.
stammi bene
Preg.mo Brizio Montinaro, ho da poco letto il “Tesoro delle parole morte”: è un vero e proprio patrimonio linguistico e culturale. Stupenda l’introduzione,
davvero belli i testi! E’ anche un libro interessante dal punto di vista antropologico. Complimenti!
Mi pare di aver letto che “Danzare col ragno” sarà a Roma il 28 maggio alla sala Sinopoli: ci sarò.
Grazie, Rosaria Di Donato, per aver acquistato il mio ultimo libro! Sono contento soprattutto che ti sia piaciuto. Attestazioni come le tue mi compensano per tutto il tempo che ho dedicato alla lingua grica e alla cultura in generale della mia terra. Tempo naturalmente sottratto alla mia professione d’attore. Grazie. Veramente.
Un abbraccio
Brizio Montinaro
Che bello! In bocca al lupo per lo spettacolo… Complimenti, Brizio, per il brano letterario riportato da Abele.
Ginevra non era stata morsa dal ragno, come Isabella di Morra – sebbene “tarantata per pene d’amore”… Come trovi questo paragone?!
Il paragone mi piace Nina. Isabella Morra è da tempo che è oggetto della mia attenzione. Come pure l’altra poetessa Cristina de Pisan. Chissà che un giorno…
Ti abbraccio
Brizio
Paragone accolto, caro Brizio. Mi fa piacere.
Ho cantato le poesie di Isabella di Morra: una forza violenta, quanto straziante, essere entrata nel suo mondo e nella sua storia – interpretandola attraverso la sua lirica torbida e sublime.
Ti dirò: ne sono uscita a pezzi. Ma Isabella resta tra le più grandi rimatrici del Cinquecento.
La Pisan, più addentro al Medioevo, è anch’essa però già emancipata di intelletto e passione.
Grazie… Un abbraccio a te,
Nina
Spero di abbracciarvi tutti al concerto di Roma!
Sono via per qualche giorno, proporro’ dei post dedicati a Brizio e all’ETDO al mio ritorno. Vi lascio in compagnia del ballo di San Vito di Capossela (chissa’ se piace ai puristi…:)
un abbraccio
Abele
P.S. bello sto paragone, Nina & Brizio, ne riparliamo… :))
lo spettacolo è andato molto bene, carico di energia, come al solito quando ci si incontra tra salentini : UNO STRESS INCREDIBILE ARRIVARE E STARE A NAPOLI!
Doriano e Nadia x ensemble
che post interessante!-
Intriga questo itinerario di lettura con “musiche che, nei secoli, sono servite nella cura magica “, stuzzica la descrizione di Ginevra. Le “tarantate”, così ad occhio e croce, mi sembrano molto vicine alle isteriche.
Adesso seguo i link.
ciao Abele. Grazie
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Grazie Margherita. Spero un giorno lo spettacolo arrivi dalle tue parti, sono grandi! Il blog di Vincenzo Santoro ti aiuterà a saperne di piu’ sulle tarantate.
stammi bene
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Preg.mo Brizio Montinaro, ho da poco letto il “Tesoro delle parole morte”: è un vero e proprio patrimonio linguistico e culturale. Stupenda l’introduzione,
davvero belli i testi! E’ anche un libro interessante dal punto di vista antropologico. Complimenti!
Mi pare di aver letto che “Danzare col ragno” sarà a Roma il 28 maggio alla sala Sinopoli: ci sarò.
Un saluto,
Rosaria Di Donato
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Grazie, Rosaria Di Donato, per aver acquistato il mio ultimo libro! Sono contento soprattutto che ti sia piaciuto. Attestazioni come le tue mi compensano per tutto il tempo che ho dedicato alla lingua grica e alla cultura in generale della mia terra. Tempo naturalmente sottratto alla mia professione d’attore. Grazie. Veramente.
Un abbraccio
Brizio Montinaro
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Grazie Rosaria e Brizio. Faro’ di tutto per venire al concerto di Roma!
un abbraccio
Abele
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Allora speriamo di incontrarci tutti lì!
A presto,
Rosaria
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Interessantissimo, Abele, grazie.
Spero che vengano anche dalle mie parti.
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Che bello! In bocca al lupo per lo spettacolo… Complimenti, Brizio, per il brano letterario riportato da Abele.
Ginevra non era stata morsa dal ragno, come Isabella di Morra – sebbene “tarantata per pene d’amore”… Come trovi questo paragone?!
Un caro saluto,
Nina
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Il paragone mi piace Nina. Isabella Morra è da tempo che è oggetto della mia attenzione. Come pure l’altra poetessa Cristina de Pisan. Chissà che un giorno…
Ti abbraccio
Brizio
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Paragone accolto, caro Brizio. Mi fa piacere.
Ho cantato le poesie di Isabella di Morra: una forza violenta, quanto straziante, essere entrata nel suo mondo e nella sua storia – interpretandola attraverso la sua lirica torbida e sublime.
Ti dirò: ne sono uscita a pezzi. Ma Isabella resta tra le più grandi rimatrici del Cinquecento.
La Pisan, più addentro al Medioevo, è anch’essa però già emancipata di intelletto e passione.
Grazie… Un abbraccio a te,
Nina
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Spero di abbracciarvi tutti al concerto di Roma!
Sono via per qualche giorno, proporro’ dei post dedicati a Brizio e all’ETDO al mio ritorno. Vi lascio in compagnia del ballo di San Vito di Capossela (chissa’ se piace ai puristi…:)
un abbraccio
Abele
P.S. bello sto paragone, Nina & Brizio, ne riparliamo… :))
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Al tuo ritorno allora Abele, intanto mi fermo qui a leggere.
ciao
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A presto Abele! Troviamoci poi tutti a Roma al concerto!!! Sarebbe stupendo:-)
Un abbraccio di cuore a voi tutti,
Nina
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lo spettacolo è andato molto bene, carico di energia, come al solito quando ci si incontra tra salentini : UNO STRESS INCREDIBILE ARRIVARE E STARE A NAPOLI!
Doriano e Nadia x ensemble
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