7 risposte a "Giancarlo Locarno: Il Terzo suono"

  1. Un abbraccio magnifico, giocato anche sull’ intensità degli sguardi, che non esclude le due donne sullo sfondo né i fruitori: tutti veniamo coinvolti, come in una spirale che sale, nell’ incontro di Maria ed Elisabetta; nel misterioso stupore di un presente gravido di frutti.

    Un saluto,

    Rosaria

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  2. Suoni che vibrano indipendentemente, intervalli che diventano sempre più piccoli: avvicinano/separano il nostro eterno rincorrere… Un ricercare propulsivo, moto contrappuntistico di voci che si richiamano su piani diversi… Affresco/partitura che ci restituisce la parola con consapevolezza ed eleganza.
    Abele

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  3. oh, ma questo è…Giancarlo!

    Che meraviglia avere un pdf che compendia le tue bellissime.
    Poi ho visto che la veste grafica è curatissima e molto significativa , e il font del titolo richiama un manoscritto.

    Suono e luce (la gonna gialla di Tornavento)
    “che vibrano indipendentemente, intervalli che diventano sempre più piccoli: avvicinano/separano il nostro eterno rincorrere”
    giusto per riprendere l’azzecatissimo commento di Abele
    e anche” l’eterna ghirlanda brillante” della costruzione, alla quale accenna (dicendo di Bach) Cristina.

    Tu sai quanto mi affascini la tua scrittura che trovo elegante, profonda, anche sul fronte della ricerca lessicale e fonetica.

    ciao!

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