Un omaggio dovuto, quello di Augusto a Elsa Morante; scrittrice e poetessa spesso “oscurata” nel confronto con i suoi compagni di viaggio. La sua grandezza fu colta fin da subito da Pasolini, con il quale ebbe un rapporto conflittuale pur condividendone molte delle tematiche. Entrambi studiosi dei dialetti e di cultura popolare, credevano nella forza della parola e in un nuovo linguaggio capace di sovvertire la società borghese. Li accomunava, in particolare, la profonda sensibilita’nei confronti del mondo degli adolescenti, visti come vittime della “barbarie” dei tempi.
Grazie, Augusto.
Abele
molto raffinato questo post, mi ha rimandato al “me ragazzo sedicenne” quando lessi l’isola di arturo.. ne ricavai una profonda emozione e tale da non più poterlo rileggere..
Efficace questo ritratto della scrittrice audace e innovatrice che ha composto diverse opere ognuna differente dall’atra, ognuna con la sua originalità.
Anch’io penso che “L’Isola di Arturo” sia il romanzo più bello! con quella poesia stupenda e vera, stupenda perché vera:
Quella, che tu credevi un piccolo punto della terra,
fu tutto.
E non sarà mai rubato quest’unico tesoro
ai tuoi gelosi occhi dormienti.
Il tuo primo amore non sarà mai violato.
Virginea s’è rinchiusa nella notte
come una zingarella nel suo scialle nero.
Stella sospesa nel cielo boreale
eterna: non la tocca nessuna insidia.
Giovinetti amici, più belli d’Alessandro e d’Eurialo,
per sempre belli, difendono il sonno del mio ragazzo.
L’insegna paurosa non varcherà mai la soglia
di quella isoletta celeste.
E tu non saprai la legge
ch’io, come tanti, imparo,
– e a me ha spezzato il cuore:
fuori del limbo non v’è eliso.
Ciao Roberto e Rosaria, per dirvi che anch’io sono un grande fan dell’Isola di Arturo. Storia “immaginifica” (come direbbe Roberto) nello sbroglio della matassa narrativa ma anche cosi’ “vera” da attaccarsi sulla pelle come lo scirocco (quanto dice del sud…)
lessi “L’isola di Arturo” parecchio tempo fa, molto prima de “La storia”, suo capovaloro.
Devo dire che ho trovato la recensione di Augusto chiarificatrice e commemorativa del valore indiscusso della Morante.
grazie
un caro saluto
cb
Una figura di donna, speciale, nella “lettura” di un occhio attento ai particolari, alle sfumature umane e che incarna in pieno quello che Elsa dice: -“una delle migliori definizioni possibili di scrittore per me è quella di un uomo cui sta a cuore tutto quanto accade fuorché la letteratura”-. Ad Augusto piace la letteratura, la sua conoscenza è ampia ma si avverte che davvero la ama finché non è fine a se stessa, quando diviene e rimane ad uso d’Uomo. Proprio per questo adoro i suoi ritratti, i ritratti di uno scrittore che in primo luogo lascia parlare l’empatia, la curiosità e l’attenzione. Bellissimo anche quello di Elsa.
Il 1° dicembre ho fatto un recital sulla Morante, un omaggio per il centenario dalla nascita, ed era presente , degli amici di Neobar, Rosaria Di Donato, insieme ad un’altra amica operatrice culturale della zona di Roma . Mi ha fatto molto piacere. Intanto per averle conosciute “de visu”, poi perchè hanno a loro volta conosciuto un “grande” personaggio , mio carissimo amico, che è Fabrizio Centofanti e infine perchè, credo, abbiano potuto apprezzare se non altro gli intenti e gli sforzi che tutto il mio “gruppo” ha prodigato per rendere vivo e attuale il personaggio della Morante. Almeno lo spero. Se ci sei , Rosaria, batti un colpo. Un abbraccio a tutti. Augusto
Un omaggio dovuto, quello di Augusto a Elsa Morante; scrittrice e poetessa spesso “oscurata” nel confronto con i suoi compagni di viaggio. La sua grandezza fu colta fin da subito da Pasolini, con il quale ebbe un rapporto conflittuale pur condividendone molte delle tematiche. Entrambi studiosi dei dialetti e di cultura popolare, credevano nella forza della parola e in un nuovo linguaggio capace di sovvertire la società borghese. Li accomunava, in particolare, la profonda sensibilita’nei confronti del mondo degli adolescenti, visti come vittime della “barbarie” dei tempi.
Grazie, Augusto.
Abele
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molto raffinato questo post, mi ha rimandato al “me ragazzo sedicenne” quando lessi l’isola di arturo.. ne ricavai una profonda emozione e tale da non più poterlo rileggere..
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Efficace questo ritratto della scrittrice audace e innovatrice che ha composto diverse opere ognuna differente dall’atra, ognuna con la sua originalità.
Un saluto ad Augusto e Abele,
Rosaria Di Donato
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Anch’io penso che “L’Isola di Arturo” sia il romanzo più bello! con quella poesia stupenda e vera, stupenda perché vera:
Quella, che tu credevi un piccolo punto della terra,
fu tutto.
E non sarà mai rubato quest’unico tesoro
ai tuoi gelosi occhi dormienti.
Il tuo primo amore non sarà mai violato.
Virginea s’è rinchiusa nella notte
come una zingarella nel suo scialle nero.
Stella sospesa nel cielo boreale
eterna: non la tocca nessuna insidia.
Giovinetti amici, più belli d’Alessandro e d’Eurialo,
per sempre belli, difendono il sonno del mio ragazzo.
L’insegna paurosa non varcherà mai la soglia
di quella isoletta celeste.
E tu non saprai la legge
ch’io, come tanti, imparo,
– e a me ha spezzato il cuore:
fuori del limbo non v’è eliso.
Ciao Roberto!
Rosaria
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Ciao Roberto e Rosaria, per dirvi che anch’io sono un grande fan dell’Isola di Arturo. Storia “immaginifica” (come direbbe Roberto) nello sbroglio della matassa narrativa ma anche cosi’ “vera” da attaccarsi sulla pelle come lo scirocco (quanto dice del sud…)
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Grazie. Ciao, Abele.
Augusto
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carissimi, mi sta venendo voglia di rileggerlo..
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lessi “L’isola di Arturo” parecchio tempo fa, molto prima de “La storia”, suo capovaloro.
Devo dire che ho trovato la recensione di Augusto chiarificatrice e commemorativa del valore indiscusso della Morante.
grazie
un caro saluto
cb
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Una figura di donna, speciale, nella “lettura” di un occhio attento ai particolari, alle sfumature umane e che incarna in pieno quello che Elsa dice: -“una delle migliori definizioni possibili di scrittore per me è quella di un uomo cui sta a cuore tutto quanto accade fuorché la letteratura”-. Ad Augusto piace la letteratura, la sua conoscenza è ampia ma si avverte che davvero la ama finché non è fine a se stessa, quando diviene e rimane ad uso d’Uomo. Proprio per questo adoro i suoi ritratti, i ritratti di uno scrittore che in primo luogo lascia parlare l’empatia, la curiosità e l’attenzione. Bellissimo anche quello di Elsa.
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Il 1° dicembre ho fatto un recital sulla Morante, un omaggio per il centenario dalla nascita, ed era presente , degli amici di Neobar, Rosaria Di Donato, insieme ad un’altra amica operatrice culturale della zona di Roma . Mi ha fatto molto piacere. Intanto per averle conosciute “de visu”, poi perchè hanno a loro volta conosciuto un “grande” personaggio , mio carissimo amico, che è Fabrizio Centofanti e infine perchè, credo, abbiano potuto apprezzare se non altro gli intenti e gli sforzi che tutto il mio “gruppo” ha prodigato per rendere vivo e attuale il personaggio della Morante. Almeno lo spero. Se ci sei , Rosaria, batti un colpo. Un abbraccio a tutti. Augusto
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