Il Poeta vero è Persona, mai personaggio. Eppure non c’è fingitore, affabulatore migliore del Poeta. Paradosso della Poesia.
Comasia Aquaro, per questi testi che ho apprezzato moltissimo, è Persona prima che Poeta.
*
Che il mio urlo
non infranga le onde
non si scagli al molo
simile al legno delle vecchie navi.
Che il mio urlo
sia lucido
quanto un occhio onesto
e vada lontano
presto adesso
alla salvezza!
*
Eppure ci provo
ad entrare nel mondo
mi preparo i polsi
mi slargo la fronte a immaginare
mi purifico l’occhio da ogni male
ma niente da fare
refrattaria l’aria fuori
l’indifferenza sale
si gela
viene da vomitare
e me ne vorrei andare
un secolo a mare.
*
Questa corsa da me
mi sfianca
mi stanca restando
e non so più davvero
se sono me
o altri
e mi sveglio spossata
spaesata di me.
*
Mi si agghiaccia lo sguardo
per il dolore tuo
che è il mio se lo guardo
e mi spiace molto amico
per la tua faccia
che simile alla mia
nessuno abbraccia.
NOTA BIOBIBLIOGRAFICA
La poetessa Comasia Aquaro vive in Puglia ed ha pubblicato le seguenti raccolte di poesia:
La mia lunga sciarpa azzurra, (Martina Franca, Nuova editrice Apulia,1993); L’istante del nontempo (Martina Franca, 1996); Vesto il vento, prefazione di Franco Loi (Falloppio (CO), Lietocollelibri, 2003); I fiori nei cantieri, presentazione di Angela Biancofiore (Pasian di Prato (UD), Campanotto Editore, 2007).
Ha scritto una tesi sull’arte alla luce del pensiero filosofico di Henri Maldiney.
Le sue poesie, tradotte in più lingue, sono state pubblicate su varie riviste e antologie internazionali fra cui: La piccola Antologia dei poeti Mediterranei; Europski Glasnik; Kërkoj Engjëllin Mbrojtës; Levant; Prevue; Étoiles d’encre; Souffles; Antologi, encyklopoesien; Côté Femmes d’un poème l’autre; etc. Nel 2011 alcune sue poesie sono apparse in Italia sull’Antologia della poesia italiana contemporanea, “Frammenti imprevisti” a cura di Antonio Spagnuolo, ed. Kairòs.
E’ imminente la pubblicazione in Francia di un’altra raccolta di poesie intitolata La luce che non muore.
un’artista delle parole che merita lettura e attenziome
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Grazie a Flavio per questa proposta molto interessante e il nostro benvenuto a Comasia Aquaro, mia conterranea di Martina Franca, come apprendo dai cenni biografici e alle cui origini sarei probabilmente risalito visto che Comasia, nome molto bello, è santa patrona di Martina Franca. Versi come squarci attraverso un dettato limpido. Strofe speculari: la prima stabilisce un proposito poetico, un manifesto esistenziale, quell’ “urlo lucido quanto un occhio onesto” di cui la seconda strofa si propone di dimostrarne l’impossibilità, nella deriva di “un secolo a mare”. La terza strofa si domanda sull’incapacità di sentirsi noi o altri, a cui la quarta strofa risponde rivelando un abbraccio possibile, l’essere altro per poter essere se stessi. Mi chiedo se questa specularità sia un tratto del libro, che i versi scelti invitano a leggere.
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