Vincenzo Ammaliato: Renzi a spasso sulla Domitiana (di Abele Longo)

Renzi a spasso sulla Domitiana (Renzi ‘ngopp ‘a Domiziana)
di Vincenzo Ammaliato – progetto collettivo con Giovanni Izzo, Peppe Ammaliato (soggetto), Eliano Imperato (montaggio), Gianfranco Voglio (musiche).

Se un giorno d’estate Matteo Renzi… ovvero la sua sagoma portata a spasso per Castel Volturno.

Ma cominciamo con ordine: Castel Volturno, città in provincia di Caserta dipinta dai media come un inferno devastato da camorra e criminalità africana ma che conserva ancora sulla sua lunghissima costa aree di grande bellezza naturale, deve le sue disgrazie alla costruzione nella fine degli anni Sessanta di un intero villaggio abusivo, Villaggio Pinetamare, noto anche come Villaggio Coppola dal nome dei due fratelli imprenditori che avevano intenzione di creare sul luogo una piccola Miami di casa nostra, come prometteva questo video: Abitare per vivere

Furono costruite sulla sabbia dodicimila abitazioni, otto torri con appartamenti destinati ai marines della Us Navy, scuole, caserme, ambulatori, cinema e discoteche, che il mare iniziò ad erodere costringendo ad andar via sia i marines che i tanti che avevano lasciato le città vicine per trasferirsi in quella terra promessa. Dopo il terremoto del 1980, il luogo fu individuato per accogliere gli sfollati, molti dei quali provenienti dalle zone più povere di Napoli e dintorni. A partire dagli anni Novanta, invece, fu messo a disposizione dei migranti, dalla Nigeria e dal Ghana in particolare, che furono impiegati nella raccolta di frutta e ortaggi. Molte delle palazzine tutte uguali volute dai Coppola sono nel frattempo franate, ridotte in macerie e finite in mare. Uno dei più terrificanti ecomostri del nostro Paese che ha dato vita a un paesaggio irreale e spettrale, set ideale, come di fatto è poi diventato, di film a sfondo criminale, storie di camorra: Fortàpasc di Marco Risi, L’imbalsamatore  e Gomorra di Matteo Garrone, L’uomo in più di Paolo Sorrentino, etc..

Questa città, presa di mira dai media per reportage di grande effetto e sempre più abbandonata dalle istituzioni, ha suscitato inevitabilmente l’interesse dei politici, soprattutto in campagna elettorale. Che quindi Renzi il 3 maggio di quest’anno abbia chiamato il sindaco di Castel Volturno, Dimitri Russo, promettendo di visitare a breve la città, ha inevitabilmente creato molte speranze nella popolazione. Da qui, dopo tre mesi in cui l’attesa continua ad essere grande, confidando che Renzi manterrà la promessa, ecco l’idea di mandare nel frattempo in avanscoperta la sua sagoma.

by Giovanni Izzo

Vediamo, a ritmo di ragtime, Vincenzo Ammaliato, con completo e cravatta, portare  Renzi in spiaggia tra reticolati divelti, in-trattenuto da spiaggianti non proprio entusiasti (“noi diciamo che non serve proprio perché ci ha uccisi”) e dividere il telo con due bellezze locali;
imbattersi per strada in due ragazze nigeriane, schiave nello squallido mercificio di carne umana che è diventato il nostro Paese;
camminare con sullo sfondo la campagna arsa di bovini pascolanti;
in un resort più esclusivo, dove si preferisce la piscina al mare e non si ha voglia di commentare;
nei posti di accoglienza come il Centro Fernandes dell’Ufficio Migrantes dell’Arcidiocesi di Capua, dove Renzi raccoglie più consensi;
alla fermata dell’autobus dove si fa fotografare e prende, infine, l’autobus.

Conclude il video una serie di foto di Giovanni Izzo che suggellano in uno splendido bianco e nero la realtà dei luoghi.

by Giovanni Izzo

Vincenzo Ammaliato, giornalista del Mattino, non è nuovo a iniziative del genere. Nel 2015, infatti, insieme a Eliano Imperato, Raffaele Cortile e Vincenzo Capasso, aveva realizzato il progetto Abitare per sopravvivere, che fa la parodia al video girato per promuovere Villaggio Coppola Pinetamare, mostrando provocatoriamente cosa ne è stato del “sogno” dei Coppola. Sempre nel 2015, Ammaliato aveva dato una mano al sindaco Russo nel sensibilizzare con un video l’opinione pubblica allo stesso tempo sia sul problema della raccolta  differenziata che sulla prostituzione. Nel video due assessore vestite da prostitute adescano gli automobilisti che, non appena si fermano, si vedono piombare davanti il sindaco con tanto di banda tricolore e spiegare loro la nuova informativa sulla raccolta differenziata.

Di Giovanni Izzo, che oltre alle foto finali contribuisce alle riprese del video, voglio invece ricordare la mostra-installazione, “The Domitiana”, curata dallo storico e critico d’arte Luca Palermo e a cui ho assistito all’Università di Bath il 7 e l’8 luglio scorsi in occasione del secondo convegno sulle Mafie organizzato dallo Standing Group on Organised Crime dello European Consortium for Political Reserarch (SGOC-ECPR).  Come emerge anche nel libro Noi siamo l’oro (2015),  Izzo da oltre vent’anni registra la vita dei migranti e il degrado di questi luoghi. Accompagnato da una profonda concezione etica del proprio lavoro, Izzo nei suoi reportage punta l’obiettivo sia su momenti di vita vissuta di una umanità che sa ritrovarsi insieme solidale, come anche su squarci di grande solitudine. Ciò che colpisce è la com-passione con cui racconta senza esprimere giudizi o cercare effetti. Frutto di una pratica che, come mi ha confermato Luca Palermo, nasce dalla conoscenza della realtà che rappresenta, Izzo abbatte ogni distanza, entra nella vita degli altri stabilendo amicizia e fiducia, che gli permettono di riprendere anche i momenti più disperati, mettendo a fuoco oggetti miseri, pezzi di arredamento disseminati in case pericolanti di chi vive di espedienti sui bordi delle strade, fuma droga da una bottiglia di plastica.

by Giovanni Izzo

Intanto il video ha sortito l’effetto sperato. Renzi, che a quanto sembra lo ha visto e apprezzato, commentando che non sarebbe di certo andato in spiaggia con giacca e cravatta, ha confermato la sua visita per il 2 o il 3 ottobre prossimi. Siamo certi che Ammaliato & Co. gli faranno fare lo stesso tour. Gli autori precisano che il video non ha intenti politici e vuole essere soprattutto informativo. La politica, tuttavia, c’entra. Come dice uno degli spiaggianti intervistati: “il maiale è sporco ma la politica è più sporca del maiale”. Se il “maiale” siamo noi – sempre che il maiale ce lo consenta – in quanto cittadini, allora va detto che dobbiamo assumerci anche noi le nostre responsabilità, a Castel Volturno come in qualsiasi angolo del mondo. E’ vero però che la politica è più sporca del maiale e la sagoma di Renzi portata a spasso lì dove sorgeva un angolo di paradiso della Campania Felix serve non solo a far riflettere ma a registrare la barbarie dell’Antropocene, il desolante paesaggio estivo di uno dei tanti posti in Italia martoriati dal cemento.


3 risposte a "Vincenzo Ammaliato: Renzi a spasso sulla Domitiana (di Abele Longo)"

  1. bella idea: intelligente, ruffiana al punto giusto e appassionata.
    però.
    però che si precisi ” il video non ha intenti politici”, quasi che, come al solito (e come siamo stati diseducati a pensare) la politica sia cosa sporca o disdicevole in sé e per sé mi cruccia non poco.
    la politica non è più sporca del maiale, come vorrebbe il bagnante contrariato nel video: potranno essere sporchi alcuni, forse molti politici, ma in questo cosa c’entra la politica?
    la politica, dal greco “politiké” è l’arte di governare, e guarda caso deriva da “polítes”, cittadino, dunque mi sembra più che giusto che chiunque abbia scritto l’articolo (Abele?) si premuri di chiosare che “se il maiale siamo noi in quanto cittadini, allora va detto che dobbiamo assumerci anche noi le nostre responsabilità”.
    non è questione di lana caprina, in quanto il disamore/disprezzo verso la politica (diffusissimo tra i giovani) giova proprio ai politici “sporchi” che nel rassegnato disinteresse generale fanno i porci comodi loro…
    : )))

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  2. certo che l’hai detto!!
    : )
    (e infatti ti ho virgolattato nel commento, anche se non ero certo che il post fosse opera tua), ma non l’hanno detto (anzi, hanno tenuto a precisare l’esatto contrario!!) i simpatici autori del progetto collettivo (Giovanni Izzo, Peppe Ammaliato, Eliano Imperato, Gianfranco Voglio), cosa che mi li rende un po’ meno coraggiosi e/o consapevoli di quanto sembrino.
    : (

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