Ho visto i demoni di carne – Danilo Dolci e Giovanni Izzo

Foto di Giovanni Izzo

(due voci)

 

Ho visto i demoni di carne:
hanno gradi di caporale, di maresciallo, di comandante
sulle braccia, sulla testa, sulle spalle
e nascosti;
hanno sul petto grandi croci d’oro
pesanti anelli d’oro sulle dita
e dicono: io sono il superiore
voi dovete servire, essere quieti
e vi daremo tutti i nostri avanzi –
se ci ringrazierete.

E ho visto il popolo

mia piccolina
sei tutta profumata di sapone,
i tuoi capelli sono tanto fini
che li sento soltanto con i baci

che ha un cielo caldo in braccio, il cielo vivo:
il mondo che si nutre dei suoi figli.

Danilo Dolci, da Poema umano (Mesogea, Messina)

Foto di Giovanni Izzo


3 risposte a "Ho visto i demoni di carne – Danilo Dolci e Giovanni Izzo"

  1. potente l’intersezione che prende corpo dalla doppiezza della bocca: da un lato strumento tattile sensibilissimo capace di sentire ogni singolo capello (come le labbra di una mamma o di un papà), dall’altro voragine che ingoia figli (un orlo/urlo sottilissimo e cedevole, privo di labbra).

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    1. “un orlo/urlo sottilissimo”… immagine altrettanto potente la tua. Spiazza l’intersezione. Fedele alla composizione per più voci di Dolci, e’, appunto, come sentire una mamma o un papa’, il “popolo”, contrapposto a chi comanda, muove i fili.

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