Maurizio Manzo: c’è più di qualcosa

Edvard Munch

c’è più di qualcosa
che somiglia al mondo
che si siede sulla sponda
del fiume e guarda il suo nemico
che scema in balia del fiume
non ci tormenta per niente
anche se a pensarci non abbiamo
nemici per cui sederci e aspettare
non abbiamo motivi e bandiere
abbastanza logore da desiderare
cadaveri a cui sorridere
ma ci si spegne la mente
il senso del tatto che ci individua
l’individuo che ci abita.


3 risposte a "Maurizio Manzo: c’è più di qualcosa"

  1. ..”
    il senso del tatto che ci individua
    l’individuo che ci abita.”
    ….molto romantico e sensibile. Locuzione umanamente estensibile ai più, sempre con accento di speranza.
    Grazie di questi versi dove il mondo è qualcosa di più che somiglia…

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