Omaggio a Fabrizio De Andrè, interludio di Augusto Benemeglio

La manifestazione è stata rinviata a data da destinarsi ( presumibilmente alla fine di ottobre )  in una location  al chiuso. 

Per la riapertura degli Interludi autunnali, martedì, 27 settembre 2022, ore 17,30 , nel parterre della piscina in via di Casal Palocco 127/129, 00124 Roma, abbiamo il privilegio di proporre Omaggio a Fabrizio De Andrè, uno spaccato della vita e dell’arte di un mito della canzone italiana qual è stato il cantautore genovese . E ciò grazie alla presenza di un chitarrista e cantante d’eccezione, Cesare Magrini, ( nella foto insieme a De Andrè), che ha conosciuto ed è stato amico, a suo tempo (fine anni ’70), del grande Faber seguendone tutto il percorso artistico.   Dal soldato Piero (1964) a Marinella (1965) da Tutti morimmo a stento (1968), un recitativo corale che sta a metà tra Dante e Bach, ha scritto qualcuno; dalla Buona Novella (1970),  alla Storia di un Impiegato (1973),  fino al  Don Raffaè (1990), il messaggio di Fabrizio De Andrè è stato quello di un pettirosso da combattimento;  la sua opera è davvero enorme, importante, rifà tutte le architetture della nostra storia nazionale, non solo artistica, ma anche sociale, politica, religiosa, umana. E’ la storia degli ultimi 40 anni del 20° secolo narrata da un artista senza tempo. Infatti la sua opera continua anche ai nostri tempi ad esercitare un fascino e una emozione rara, i suoi temi sono sempre attuali, si ripetono attraverso una serie di situazioni e personaggi diversi, descritti “col suo marchio di poeta speciale,  di speciale disperazione, che consegna alla morte una goccia di splendore, di umanità, di verità”.  La sua battaglia più importante, quella del riscatto sociale, umano non è stata ancora vinta. E  noi grazie a Cesare ripercorreremo la “Cattiva strada”,   incontreremo di nuovo i mitici personaggi di Marinella, Bocca di Rosa, Andrea, Il pescatore, una canzone quest’ultima che oggi viene studiata come poesia sui libri d’antologia scolastica delle scuole medie superiori,  e poi altre canzoni che vanno oltre la musica, oltre il ristretto confine di un testo, o della cronaca, come Amico fragile, Hotel Supramonte, Verranno a chiederti del nostro amore, o traduzioni di celebri canzoni o poesie come Un Giudice, Suzanne, Fiume Sand Creek . “Lui è il padre di tutti   noi  cantautori”, dirà Vasco Rossi.  Ed ora è nel grembo  umido, scuro del tempo con l’angelo che scende ogni sera ad insegnargli una nuova preghiera; poi, d’improvviso, mi sciolse le mani/ e le mie braccia divennero ali,  quando mi chiese  – conosci l’estate – / io, per un giorno, per un momento/  corsi a vedere il colore del vento. Il recital è stato scritto e verrà diretto da Augusto Benemeglio, con la partecipazione di Marianna Fedele, Nicoletta Branchi, Carlo Ninni e Pino Macovec. 


Rispondi

Inserisci i tuoi dati qui sotto o clicca su un'icona per effettuare l'accesso:

Logo di WordPress.com

Stai commentando usando il tuo account WordPress.com. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto Twitter

Stai commentando usando il tuo account Twitter. Chiudi sessione /  Modifica )

Foto di Facebook

Stai commentando usando il tuo account Facebook. Chiudi sessione /  Modifica )

Connessione a %s...