IL BASSO STORICO CHE HA FATTO LA DIFFERENZA
Roma… settembre 2017
… Marok mi ha inviato (come talismano) il suo doppio 45 giri!!
“Buona la prima – 23 brevilinee di Attilio”, il titolo dell’opera.
Gianni e la musica delle sfere, della ricerca, delle corde che lo hanno accompagnato dal 1980 fino al 2017.
“Attilio”, ora, è esposto in una teca nel negozio di dischi storico “Contempo”.
MUSICA e CORDE DI ATTILIO: il basso che tanto abbiamo amato, prolungamento di Gianni stesso, dal suono inconfondibile, dal tocco che non può che essere il “tocco” di Gianni. E sai: lo riconosci sempre. Questo è il dono bellissimo che Gianni si è concesso nel corso di questi decenni; ha donato a noi la sua musica, i suoni, la melodia, lavori unici… pochi musicisti, in Italia, hanno fatto la “vera” storia. Sono molto selettiva e prima di riconoscere il talento ce ne vuole.
Gianni è nato col progressive, con Frank Zappa, mentre – al contempo – mia sorella Rosy si ascoltava i cantautori.
La mia formazione è stata a 360°, considerando che mio padre amava e ascoltava musica classica e opera.
Fortunata, vero?
“Attilio” l’ho conosciuto dalla nascita, nell’esasperazione stilistica che Gianni gli conferiva. È passato per ogni genere musicale, accompagnando i decenni dei Litfiba, poi CSI, poi PGR, poi il lavoro straordinario con Claudio Rocchi, elaborazioni per il teatro d’avanguardia (vedi Cauteruccio): dischi insieme ad altri musicisti. Perché Gianni non ama la solitudine, se non nell’atto creativo, ma comporre insieme. In condivisione… dallo studio di registrazione al palco.
Dio, se ha fatto cose memorabili! Dio, quanto è imperdonabile questa Italietta che non sa, o non vuole, supportare il lavoro artistico – riconoscendo non solo lo “status”, bensì quei musicisti, cantanti, scrittori, poeti che andrebbero sostenuti economicamente per il loro operato di valore culturale e di accrescimento puramente “artistico” del paese.
E invece, vecchia storia, gli artisti sopravvivono; la Bellezza non viene riconosciuta, la mediocrità sempre.
Gianni non è un rinunciatario, quindi porta avanti con dedizione/devozione ciò per cui è nato. Con mille sacrifici, con difficoltà che un musicista come lui non dovrebbe patire.
All’estero sarebbe diverso. All’estero sarebbe diverso?
Io credo di sì. Non è così lontana la Francia…
Il basso Attilio. Ci sono cresciuta, l’ho amato, ed è stata una sofferenza vedere mio fratello, che per motivi economici non risolvibili (almeno così credo), ha dovuto lasciarlo. Venderlo. Mio fratello perdeva un pezzo di sé. Grazie ai sostenitori, agli amanti della musica di Gianni ed Attilio, è stata fatta una enorme colletta! Si sono mossi in tanti e, ora, il grande amico/fratello Attilio continua a vivere della gioia di tutti, per la gioia di tutti i fans. Non è attaccato a un chiodo. È esposto con la sua vecchiaia alla mitica casa musicale indipendente, di Firenze, Contempo Records.
Il basso storico che ha fatto la differenza, l’impulso vivido tra le sue corde.
Attilio, in fondo, non ha età.


Grazie per questo inedito, che non conoscevo ❤️
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Grazie.
c.
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