Giovanni Pascoli / Seamus Heaney – La quercia caduta / The Fallen Oak

Giovanni Pascoli
Giovanni Pascoli, La quercia caduta (Primi poemetti, 1907)


Dov'era l'ombra, or sé la quercia spande
morta, né più coi turbini tenzona.
La gente dice: Or vedo: era pur grande!

Pendono qua e là dalla corona
i nidietti della primavera.
Dice la gente: Or vedo: era pur buona!

Ognuno loda, ognuno taglia. A sera
ognuno col suo grave fascio va.
Nell'aria, un pianto… d'una capinera

che cerca il nido che non troverà.

Seamus Heaney
The Fallen Oak

Where once its shadow spread, the oak tree lies in state.
Its battle with the hurricanes is lost.
People say, Now I see the size of it.

Here and there inside its fallen crest
The small spring nests hand on in tattered bits.
People say, Now I see the good of it.

Everyone’s happy, everyone’s chopping at it,
Everyone goes home with his bundle of sticks.
Next thing, a cry on the air… A blackcap flits

Searching for something she won’t find: her nest.

(Seamus Heaney, On Home Ground. Come a casa: Le versioni pascoliane, Fanna, Samuele Editore, 2023)


Una risposta a "Giovanni Pascoli / Seamus Heaney – La quercia caduta / The Fallen Oak"

  1. resto colpito dallo scarto poetico tra la bellezza dei versi di Pascoli e la mediocrità della versione inglese, che a tratti pare essere stata trascritta da un quaderno di scuola primaria. ohi, non me ne voglia il buon Heaney, ma, nella versione inglese, in particolare i primi due versi pascoliani sono stati proprio “sassinati”…

    è indubbio che a sfavore del suddetto giochi la ricchezza lessicale della nostra lingua, ma resta l’incapacità di fondo a mantenere viva la poesia durante l’intervento chirurico (a cuore aperto) di traduzione e reimpianto…

    : ))

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