Pasquale Vitagliano: FREAKS

Gustave Boulanger

Tra fitte croci
elettriche
sotto piccoli cappelli
mormoranti,
un pallone arancione
e un coperchietto
piumato
se ne andavano a spasso
per mano.

Ho pensato un giorno
che fossero padre e figlia
o l’uomo-scimmia
con i mustacchi all’in-sù
e la donna-bambina
di un film-maledetto
FREAKS

Li ho ritrovati alla stazione
ma erano altri due,
bestiali e fumanti;
una busta in mano,
un panino e carezze
tra rutti e bestemmie.
Una razza diversa,
due alieni tolleranti
senza carta da alienati.

Due fil-di-ferro arrugginiti
che camminano attorcigliati
e taglienti, e quando sono slegati
sono lunghi e fini,
quasi trasparenti.
Siamo diversi,
ma tre per due fanno sei
e le croci sono
trecentomila e sei.


9 risposte a "Pasquale Vitagliano: FREAKS"

  1. Tante le croci tra Roma e Capua dopo la rivolta di Spartaco. Secondo la pratica, i corpi corrosi dalle intemperie non venivano seppeliti per servire da monito a chi trasgrediva le leggi di Roma.

    “Freaks” è il titolo di un film di Tod Browning del 1932. Protagonista è una acrobata di un circo che sposa un nano. Fin dall’antica simbologia i nani sono associati alle grotte, accompagnano le fate e personificano l’inconscio. Solo successivamente sono stati assimilati ai demoni e diventati simbolo di fallimento e orrore.

    Mi piace particolarmente questa tua poesia, Pasquale. Grazie.
    Abele

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  2. ottima la poesia di pasquale vitagliano dedicata a certa simbologia arcaica che, tra roma e capua, fa ancora capolino e con una imago di boulanger stupenda e video pregnante: direi un post superbo che mi rimanda al verso di de andre’: …. hanno il cuore troppo vicino al buco del culo… con stima verso ilo nostro padrone di casa e verso pasquale vitagliano
    r.m.

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  3. sempre rapito da ciò che scrivi
    pvita

    e un saluto caro al proprietario
    abele sceglie sempre con cura e passione ciò che si viene a leggere
    un carissimo saluto
    c.

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