
Palazzo Legari ore 20,30
su musiche spagnole originali del Siglo de oro
Doriano Longo – viola da braccio, violino
Luca Tarantino – chitarra spagnola
Pierluigi Ostuni – tiorba
Roberto Chiga – percussioni
Fabio Tolledi
voce recitante
Nadia Esposito
Esposizione di disegni sul Don Quixote

“Si tratta di difendere don Chisciotte dal donchisciottismo: e piú che don Chisciotte, che da un’interpretazione donchisciottesca meno avrebbe da perdere, si tratta di salvare Sancio, la sua festosa umanità, il sottile progresso del suo pensiero, la nostra simpatia verso la fresca e maliziosa infanzia della sua verità interiore; ogni parola che impara a pronunziare ci strappa un’esclamazione di sorpresa, e la sua malizia è incantevole.”
Vittorio Bodini
– Sancio, figlio mio, guidami al palazzo di Dulcinea, forse può darsi che la troviamo sveglia.
-A che palazzo la debbo guidare, corpo di Bacco – rispose Sancio – se quello in cui io vidi la sua grandezza non era altro che una piccolissima casa?
-Forse allora sarà stata in ritiro – rispose Don Chisciotte – in qualche piccolo appartamento del suo castello, svagandosi un po’ sola con le sue donzelle, com’è uso e costume delle altre donne e delle principesse.
-Signore- disse Sancio-, giacché la signoria vostra vuole, mio malgrado, che sia un castello, la casa della mia signora Dulcinea, è questa l’ora per caso di trovare la porta aperta? E sarà bene che ci mettiamo a dar colpi al portone perché ci sentano e ci aprano, mettendo in subbuglio e rumore tutta la gente?
-Prima di tutto troviamo il castello – replicò Don Chisciotte-; e allora io ti dirò che cosa converrà che facciamo. Ma guarda, Sancio, che o io ci vedo poco, o quella vostra mole e quell’ombra che si scorge da qui, dev’essere il castello di Dulcinea.
-Allora faccio strada la signoria vostra – rispose Sancio – può darsi che sia cosí, ma io, se pure lo vedessi con questi occhi e lo toccassi con queste mani, ci crederò come posso credere che invece di notte è giorno.
Dal capitolo nono del Don Chisciotte della Mancia di Cervantes, traduzione di Vittorio Bodini (Einaudi)
imparo attraverso le parole d’altri, il senso vero di quanto semplicemente lessi.
grazie a te, Abele, e a tutti.
"Mi piace""Mi piace"
“giacché la signoria vostra vuole, mio malgrado, che sia un castello”
anche a me Sancio è proprio simpatico.
Il piccolo estratto qui postato(Don Quixote!), le immagini di Nadia Esposito, la strumentazione musicale i musicisti e anche la voce di Fabio Tolledi narrante…beh, dà l’idea di quanto mi perdo in questo Festival (per una volta tanto evvado con l’invidia! :D),
un caro saluti a tutti
"Mi piace""Mi piace"
tra i miei testi di preferenza il don chisciotte mi affascina da sempre..
"Mi piace""Mi piace"