
(Toeti Heraty – foto Taco van der Eb 1998)
Toeti Heraty Noerhadi-Roosseno è una delle poche figure femminili di respiro internazionale che la poesia indonesiana può vantare, perché le donne partono svantaggiate in una società tradizionalmente patriarcale e maschilista, con una struttura di livelli sociali complicati che sopravvivono a livello di pratica culturale già da prima della diffusione dell’Islam.
Ma per contro è anche l’unico poeta indonesiano del quale ho trovato un libriccino con alcune sue poesie, solitamente in occidente si trova in commercio qualche antologia di poeti indonesiani, ma nessuna opera poetica di un autore individuale.
La prima cosa straordinaria che si osserva nell’avvicinarsi alla biografia di questa poetessa è il manifestarsi di una formidabile forza di volontà che agisce come uno strumento che sbaraglia tutte le difficoltà , sembra che a lei tutto sia possibile, tra le sue mani tutto diventa facile e leggero .
Nasce il 27 novembre 1933 a Bandung a Java, studia medicina fino al primo diploma, il bachelor’s degree, poi avviene il primo cambio di rotta, i suoi interessi subiscono un primo spostamento, si reca con una borsa di studio ad Amsterdam presso la Gemeente Universiteit dove ottiene una specializzazione in psicologia, qui incontra il biologo indonesiano Eddy Noerhadi che diventerà suo marito.
Dopo pochi anni la famiglia è costretta a ritornare a Bandung non riuscendo più a mantenersi in Olanda.
Progressivamente i suoi interessi si spostano ancora, questa volta verso la filosofia, ottiene una ulteriore laurea presso l’università di Jakarta con una tesi su Simone de Beauvoir , e quindi un primo lavoro come lecturer di Psicologia presso la Bandung Pajajaran University, nella quale successivamente figura tra i fondatori della facoltà di Filosofia.
E tutto questo mentre la famiglia si ingrandiva in pochi anni di tre figli, le due gemelle Inda e Cita e l’ultimo figlio Cyril.
Comincia csì la carriera accademica e anche l’impegno sociale nei difficili anni della dittatura di Suharto.
E’ tra I fondatori del gruppo “ Suara Ibu Peduli” , “la voce delle mamme impegnate” .
Ibu significa alla lettera mamma, ma è anche il modo usuale per dire signora, sarebbe quindi anche il gruppo delle signore impegnate. Peduli è l’impegno nel senso di avere cura, le mamme/donne che si prendono cura, che hanno a cuore, peduli è un po’ come l’I care di Clinton ante litteram.
Durante la terribile crisi economica del 1998 che ha portato a grandi turbolenze e alla fine del regime di Suharto questo movimento costituiva un sostegno del tutto pratico arrivando a fornire latte e assistenza alle mamme con bambini in difficoltà.
Toeti Heraty può essere considerata una femminista “classica” con una sfumatura materna, attraverso l’influsso di Simone De Beauvoir e di Virginia Wolf, comincia l’opera di emancipazione delle donne, in un paese tradizionalmente poco attento a queste problematiche, sottolineando l’importanza dell’indipendenza economica e di uno spazio tutto per sé, la piccola stanza dell Wolf.
Ha anche fondato la rivista “Jurnal perempuan” (perempuan significa donna).
Un ulteriore spostamento degli ultimo anni è l’accresciuto interesse e l’amore per l’ arte, nel corso degli anni ha accumulato una famosa collezione aperta al pubblico, delle opere di artisti indonesiani, e si dedica anche alla critica d’arte.
La sua poesia, per me, si caratterizza per un certo livello di astrazione filosofica, come un vedere la vita con la ragione nei suoi tratti essenziali. Questo scheletro concettuale viene rivestito e completato con la carne delle cose della vita quotidiana, delle cose che succedono alle donne, ma anche con l’amore per l’arte e per i suoi colori.
Mi sorprende considerare le opere che ha portato a termine questa donna,
e anche se non avesse scritto nessuna poesia rimarrebbe comunque nella storia della cultura indonesiana.
Le opere poetiche principali sono:
“Sajak-sajak 33 “
edizioni Jakarta Budaja Djaja 1974
(versi 33)
*
“Nostalgi, transendensi : pilihan sajak “
edizioni Jakarta : Gramedia Widiasarana Indonesia, 1995
(Nostalgia= Trascendenza : versi scelti)
*
“Calon arang : kisah perempuan korban patriarki”
edizioni Jakarta: Yayasan Obor Indonesia 2000
(Calon Arong: Storia di una donna vittima dei patriarchi)
*
Per quanto riguarda i testi tradotti:
Nostalgi = Transendensi e Postscriptum sono state prese dalla rete
Cintaku tiga da “Secret need words” antologia curata da Harry Aveling 2001
Lukisan Wanita 1938 dal volume Poems- Enitharmon Press, Londra 2008
Ritratto di donna 1938
Il ritratto mostra subito il suo gusto squisito
orecchini, anelli, chincaglieria verde-gialla
selendang , gravidanza nascosta
gestazione di morte che prenderà
la sua fuga muta
gestazione di vita che afferrerà
un graffio di vendetta
fluttuazioni e caos
ne fallisce anche il ricordo
la linea netta della faccia è una resa
alla crescita della storia.
Il ritratto col gesto finale così brillante
recupera la completezza del viso
con il telaio della memoria.
Seladang è quel tipico velo-sciarpa usato dalle donne musulmane dell’indonesia.
*
Lukisan Wanita 1938
Lukisan dengan lengkap citarasa
giwang, gelang, untaian kuning hijau
selendang, menyembunyikan kehamilan
kehamilan maut yang nanti menjemput
luput diredam
kehamilan hidup yang nanti merenggut
goresan dendam
gejolak dan kemelut keprihatinan
gagal direkam
pada sapuan dan garis wajah yang
menyerah, pada alur sejarah.
Lukisan dengan sapuan akhir
yang cemerlang, kelengkapan wajah
diperoleh dalam bingkai kenangan
Nostalgia=trascendenza
Avvertire la nostalgia è come entrare nella trascendenza
davvero
giochi di parole si gioca con le parole
ancora queste parole estranee
ma cosa diavolo non è estraneo oggi
tutto è immerso nell’illusione
io ritorno di nuovo verso la mia nostalgia
ecco cosa significa ‘la mancanza’
prima si è potuto solo supporlo
ora non c’è più nemmeno tensione
perchè
gentilmente
siamo nell’ironia
ecco si riaccende il flash di un ritorno
chi saprà il dopo
ora- prima – dopo
tutto è sotto controllo
e questo non è trascendenza?
*
Nostalgi = Transendensi
Nostalgi sama dengan transendensi
betul, ini permainan kata
lagi-lagi kata asing
tapi apa sih yang tidak asing
tapi itu hanya ilusi
kembali pada nostalgi
berarti kehilangan
yang dulu-dulu dibayangkan
hanya tidak mencekam lagi, karena
lembut dengan ironi
saat kini yang berkilas balik
siapa tahu nanti …
kini — dulu — nanti, teratasi
bukankah itu transendensi?
*
Post Scriptum
Voglio scrivere
versi pornografici
così che le parole crude
non si trasfigurino
in qualcosa di bello, essenze
non necessariamente allegoriche
per esempio, il seno che diventa dolci colline
il corpo delle donne=qualcosa di caldo e naturale
l’accoppiamento= un intimo abbraccio
mi è già chiaro, e ovvio
scrivere questi versi
tra il nascondimento e la rivelazione
tra ipocrisia e identificazione.
*
Postscriptum
Ingin aku tulis
sajak porno sehingga
kata mentah tidak diubah
jadi indah, pokoknya
tidak perlu kiasan lagi
misalnya payudara jadi bukit,
tubuh wanita = alam hangat
senggama = pelukan yang paling akrab
yang sudah jelas
tulis sajak itu
antara menyingkap dan sembunyi
antara munafik dan jatidiri.
*
Ne amo tre
Amo tre uomini, adesso, come si fa con i bambini
li conto sulla punta dele dita
li nomino uno per uno.
Il primo è serio e nella vita
non ha nulla di inatteso
nei secoli dei secoli lo mantengo come un ideale
con la mia intimità rende possibile la sua angoscia
e sente solo pietà per me.
Io voglio nascondermi, fusa
nell’intima persuasione di pietà e malinconia.
Una visione così desolata, ma così
facile da ingannare.
Il secondo filosofeggia illuminato e paziente
non lo perdo mai di vista
coi suoi consigli — lingua senza spina dorsale –
Io non curo più le cose, perché lui
ha le parole giuste per ogni evento.
E dopo finalmente essersi goduto le mie labbra
cosa mi lascia?
Tutto regolare, non c’è niente che accade
Di preoccupante —
Adesso chiamo il terzo, che invece,
non è il migliore confidente
anche perché viene solo di notte
quando i cardini della porta
sono stati oliati.
La sua voce convulsa, pesante, strascicata
striscia verso il paradiso- letto-cortina.
Un punto di vista affascinante:
la forma della forza che
alla fine conta i giorni ogni mese.
Benché queste siano preoccupazioni tardive:
ma i tre amori che io ho
quando li incontrerò tutti dentro un solo uomo?
*
Cintaku tiga
cintaku tiga, secara kanak-kanak
menghitung jari
kusebut satu per satu kini
yang pertama serius dan dalam hatinya
tidak terduga
bertahun-tahun ku jadi idaman
mesraku membuat pandangannya sayu mungkin
ia merasa iba padaku
ingin aku membenam diri, melebur
dalam mesra rayu, iba dan sayu
pandangnya yang begitu sepi, tapi
ia paling mudah untuk dikelabui—
yang lain, berfilsafat ringan dan kesabaran
tak pernah kulepas ia dari pandangan
petuah orang, — lidah tak bertulang —
tak kupedulikan karena ia
kata-katanya tepat untuk setiap peristiwa
sesudah akhirnya mengecap bibirnya
ia tinggalkan aku dan sesudah itu?
ah, biasa saja, tak ada sesuatu terjadi
memang ia tidak begitu peduli —
perlu pula kusebut yang ketiga, bukannya
lebih baik dirahasiakan saja, karena
ia datang hanya malam hari, engsel pintu pun
telah diminyaki
suaranya tegang, berat, menghela
ke sorga tirai-ranjang
pandang pesona tajam memaksa, akhirnya
menghitung hari setiap bulan
meskipun itu urusan nanti
ketiga cinta yang aku miliki
kapan kujumpai pada satu orang?
Grande post Giancarlo, bellissimo!
Impegno (“peduli”) nel senso di cura, cavolo, ce ne sarebbe bisogno
e molto bella l’uguaglianza Nostalgia=trascendenza.
Grazie davvero, un post che terrò caro
Buona Pasqua.
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mi ha preso..
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Sempre un viaggio ogni dono di Giancarlo. La traduzione e’ punto di partenza pre-testo attraversamento specchio ma mai un testo in se’ concluso. Un aprirsi al mondo che arricchisce di mille suggestioni.
Abele
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