La scrittura di Umberto Crocetti è allo stesso tempo vibrante e delicata, emotivamente densa, ma capace di tracciare geometrie sottili.
Compatta, colta e fortemente concettuale, non si perde in elucubrazioni filosofiche, ma consiste piuttosto nel dialogo – che si percepisce intimo, vero ed umano – di un’anima che porta in sé la consapevolezza stridente dell’esistenza, se ne interroga con coscienza vigile, in bilico tra il proprio immaginario sospeso e l’intromissione ineluttabile, spesso dolorosa, del reale.
Una malinconica e profonda riscrittura del sé e del mondo circostante, dunque, partendo dai gesti concreti, le apparenze fugaci della quotidianità, i frammenti della memoria, ma a un certo punto distaccandosene per rivelarne l’“oltre”, invitando il lettore a procedere non più tramite gli strumenti razionali, ma tramite i sensi, l’ascolto empatico, la comunicazione diretta fra anime attraverso i desideri, i sogni.
Con acuta predisposizione per l’immagine chiaroscurale, l’autore tesse una narrazione poetica che sa essere insieme parola e gesto, miraggio e tangibilità, accoglimento e perdita:
“mi volto, quasi a cercare la tua assenza, | vedo quel vento muovere le spighe, | spingo avanti il mio passo e dentro il petto | tintinna il suono | della tua cavigliera”
Una narrazione poetica in cui anche il silenzio rappresenta una presenza avente valore e significato. Ed è proprio nel non detto o nell’indicibile, che infatti si staglia la composizione di un paesaggio costituito da figure e movimenti in sospeso tra lentezze, raccordi impossibili, distanze incolmabili, immobilità di destini che si sfiorano scanditi da un “tempo che non ha tempo”.
“Quanto manca tra l’alba e questo/ ponte? Quanto potrà durare/ la decadenza vigile dell’ombra?
In conclusione, quella di Crocetti appare senz’altro come una poesia con il coraggio di sostenere sia il peso persistente di un disumanizzante senso di mancata appartenenza, sia il peso delle conseguenti, difficili, ma necessarie ripartenze.
Paola Puzzo Sagrado
Poesie scelte: poesie-di-umberto-crocetti
NOTE BIOGRAFICHE
Umberto Crocetti, nato a Catanzaro nel 1958, vive in Puglia, dove svolge la sua attività di Medico. Tra le pubblicazioni: Apologia di un poeta (1984, Rubbettino Editore); Il Canto delle Bambole (2009, Masso delle fate Edizioni); Il dialogo remoto (2010, Masso delle fate Edizioni); L’isola riemersa (2014, Calabria Letteraria).
“Consapevolezza stridente dell’esistenza”, come dice Paola, ma anche della scrittura, della sua natura illusoria e salvifica. Un dettato limpido e autentico che ci restituisce la fragranza, “il brusio delle parole nelle tasche.”
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Meraviglioso poeta e splendida anima bella. Incanto, semplicemente.
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