Wang Meng (王蒙) è nato nel 1934 a Pechino, giovanissimo si avvicina al partito comunista cinese e scrive le sue prime prove sui giornali di partito. Nel maggio 1956 quando Mao lancia la Campagna di apertura culturale dei “Cento Fiori”, Wang Meng pubblica il racconto “Il novizio del dipartimento organizzativo”, nel quale un giovane che si avvicina per la prima volta alla vita politica, critica la struttura burocratica del partito, si trattava di una critica costruttiva, osservava le cose che non andavano per il verso giusto, cercando di individuare i modi per porvi rimedio…Giancarlo Locarno_Wang Meng- Il Tibet del pensiero
Grazie, Giancarlo. Luminose e musicali queste tue traduzioni. Arrivano con grande forza nella loro profondità.
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Interessante questa proposta di lettura che giunge come un monito e un bagliore che, improvviso, ridesta la coscienza e lo sguardo:
Il Tibet
è solo
nel poeta
nel suo cuore e nella sua mente
saldamente appoggiato su nessuna base.
Grazie Giancarlo!
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mi piace l’idea del *non contemplo* niente.
ho pensato, per assonanza: “il mio pensiero / non contempla la ragione”.
contemplare è un verbo obliquo che mi piace un sacco…
: )
ringrazio anch’io Giancarlo. sempre stimolanti questi scorci su realtà emotive/sociali/artistiche lontane e (almeno a me) sconosciute
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