Emilio Capaccio: Sono tutti giovani i morti

SONO TUTTI GIOVANI I MORTI

 

Sono tutti giovani i morti. Chi può dire
di essere vecchio abbastanza
da poter morire?

I vivi invece sono sempre in collera con loro stessi
in quei vecchi sanatori di città
dove covano le loro influenze
malati forse di una qualche forma di nostalgia.

Stanno tutti bene i morti
con le loro fotografie
allineate nei casellari dell’ufficiale di stato civile.

Non hanno bisogno di coperte di lana
o di spartirsi un lenzuolo
di allacciarsi le scarpe
o di fare l’orlo ai pantaloni.

Non devono fare la fila ai semafori
o alle casse dei supermercati
fermarsi in farmacia a comprare antidepressivi
o lavarsi i denti tutte le sere.

Si vive bene da morti
di sicuro meglio che da vivi.

Con gelida indifferenza si beano nel piacere
di non dover rispondere
alle nostre domande
sebbene qualcuno più impudente e disperato
torni ancora a torcerli la domenica
chiedendo:
«Sei ancora morto?»

da ‘Voce del Paesaggio’
Kolibris Edizioni, 2016

 


3 risposte a "Emilio Capaccio: Sono tutti giovani i morti"

  1. Sono tutti giovani i morti. Chi può dire
    di essere vecchio abbastanza
    da poter morire?
    .
    .
    .Si vive bene da morti
    di sicuro meglio che da vivi.
    …..io penso che vivere sia davvero un mestiere e da morti chi può dire come staremo….forse anche meglio? Me lo auguro come risposta ai meriti di una vita dura ma degna…
    .
    .

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