Olavo Bilac, “Via Lattea” (1888), trad. di Emilio Capaccio (Neobar eBooks)
Chi ama inventa le pene di ciò che vive:e, invece di calmar gli affanni, avantimette altro peso a cui le ascrive. eBook: Via-Lattea-1888-Olavo-Bilac-Trad.-Emilio-Capaccio
Chi ama inventa le pene di ciò che vive:e, invece di calmar gli affanni, avantimette altro peso a cui le ascrive. eBook: Via-Lattea-1888-Olavo-Bilac-Trad.-Emilio-Capaccio
Howard Phillips Lovecraft Howard Phillips Lovecraft (1890-1937), traduzione Emilio Capaccio HALLOWEEN IN UN SOBBORGO Bianchi campanili al folle chiaro di luna, e gli alberi hanno un baglior d’argento; più in là, attorno i comignoli volano i vampiri, e le arpie dell’aria superiore, svolazzano e ghignano e perlustrano. Perché il villaggio morto sotto la luna mai … More Howard Phillips Lovecraft tradotto da Emilio Capaccio
Di là lontano sferragliano rumor di passi. La brutta ustione attende sul capo non bendato. Il mio vicino soffoca nella morsa di cloral. O mondo orrendo! W. E. H. William Ernest Henley (1849-1903), traduzione Emilio Capaccio INVITTO Dal fondo della notte che m’avvolge, nera come pozzo da polo a polo, ringrazio qualunque dio possa esistere … More William Ernest Henley tradotto da Emilio Capaccio
Io sono un po’ luna, e un po’ commesso viaggiatore. La mia specialità è trovare quelle ore che hanno perduto il loro orologio. V. H. Vicente Huidobro (1893-1948), traduzione Emilio Capaccio TEMPO-SPAZIO Io stavo sul tempo Seduto sul tempo Come un astro di fiori e vulcani A caso come un dio o piuttosto un poeta … More Vicente Huidobro tradotto da Emilio Capaccio
L’unico modo di rafforzare il proprio intelletto sta nel non aver opinioni decise su nulla; lasciare che la propria mente sia una strada di passaggio per tutti i pensieri. J. K. John Keats (1795-1821), traduzione di Emilio Capaccio LASCIANDO ALCUNI AMICI DI PRIMA MATTINA Datemi una penna d’oro, e lasciate che in chiare, Lontane regioni, … More John Keats tradotto da Emilio Capaccio
Sia come sia, ho imparato qualcosa.Sono arrivato a credere che se un giovane, uno studente, ha in sé la poesia,offrirgli aiuto è come offrire un’elica a un uccello. N. M. NON EDUCATEMI Non imparo molto, sono un uomo di poche migliorie. Il mio naso aspira ancora aria in modo amatoriale. Le mie idee profonde una volta … More Norman MacCaig tradotto da Emilio Capaccio
by Frida Kahlo Trotsky Nei pieni giorni di Trotsky le idee uscivano dai pagliericci di foglie di granturco come cicogne spiritate e danzavano la notte dietro le finestre dove alle prime luci baluginava il gioco del Nipro erano le silenziose nevicate di Janovka a far sentire il ronzio dei loro balletti come magri zampettii di … More Emilio Capaccio: Trotsky
Che tu lo voglia o no, il mondo ha la forma di una mandorla, un dattero, una guava. Elsa López Poesie di Elsa López, Traduzione di Emilio Capaccio OGGI VOGLIO RITORNARE Oggi voglio ritornare. Ho paura sapendo che il fico si sta facendo granitura e al vecchio nespolo gli sono cresciuti i rami fino a … More Elsa López tradotta da Emilio Capaccio
RISCONTO DELL’ADDIO Amare è così breve, e dimenticare così lungo Pablo Neruda Gli occhi si stancheranno di motivare il loro battito (ogni riapertura di palpebra sarà stata per rincontrare uno stupore che non coglierò più) Riconsegnerò un mondo più incline a lasciarsi affogare I generi umani avranno reiterato parole come femminicidio sessismo molestie e si … More Emilio Capaccio: Risconto dell’addio
Che il verso sia plettro Rodrigo Lira COMUNICATO Alla Gente Povera si comunica Che ci sono cipolle nel Municipio di Santiago. Le cipolle sono sporte alle finestre Dal patio del I° Municipio di Santiago. Dietro le finestre del terzo piano si scorgono Dei bebè nelle loro culle e da quelle più in basso Si vedono … More Rodrigo Lira tradotto da Emilio Capaccio
Le mie parole, un giorno, mi sono diventate estranee e ho taciuto. E. J. CANZONE DELLO STRANIERO Sono alla ricerca di un uomo che non conosco che non fu mai tanto me stesso se non da quando lo cerco. Ha i miei occhi, le mie mani e tutti quei pensieri simili … More Tre poesie di Edmond Jabès. Traduzione di Emilio Capaccio