Annamaria Ferramosca legge da ‘Amanti assassinati da una pernice’ di Federico García Lorca

 

Il brano è tratto dal libro “Amanti assassinati da una pernice” di Federico Garcia Lorca.
Ugo Guanda Editore, Milano 1993, traduzione di Arnaldo Ederle. Per gentile concessione dell’Editore

 

“Sta imperversando nel mondo questo virus impietoso e in questo momento di angoscia e sperdimento, ho avuto l’idea di aprirmi un varco di luce attingendo al pensiero di uno dei miei poeti più amati, Federico Garcia Lorca, leggendolo in voce. E questo brano insolito, scritto in prosa, non parla di malattia e morte, ma di qualcosa di profondamente alternativo e vitale, parla di ninnenanne. Lorca indaga il mistero dell’origine di questi canti, si chiede da quale misterioso ritmo, da quale strana malinconia nascono le tristi ninnenanne spagnole, quale intimo dialogo si accende tra madre e figlio,  quali inconsapevoli codici e imprinting si trasmettono. Sono entrata così nella magica sfera del preludio al sonno infantile sperando di risvegliarmi in un mondo più armonioso e umano. E ho sentito la necessità di comunicare a chi avesse voglia di ascoltare queste mie sensazioni. Tra questi c’e l’amico Abele Longo che ringrazio.”
Annamaria Ferramosca


4 risposte a "Annamaria Ferramosca legge da ‘Amanti assassinati da una pernice’ di Federico García Lorca"

  1. Un grazie di cuore ad Annamaria Ferramosca per questo prezioso dono. Insieme all’incanto di Lorca musicologo che ha visto le fate, la lettura profonda e ispirata di Annamaria. La ninna nanna è l’anima di Lorca, ho pensato a Nozze di sangue, ad esempio, in cui la tragedia si svolge e compie come in una ninna nanna. Dedico ad Annamaria questa ‘Canción de cuna’, su versi tratti da Nozze di sangue e messa in musica da Silvestre Revueltas, compositore messicano che prese parte alla Guerra di Spagna e morì al suo ritorno in Messico a soli 41 anni.

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    1. Sono convinta che nell’immaginario delle madri che cantano e in quello dei bambini che rispondono e conservano vi sono molte chiavi di salvezza dell’umano. Lorca le ha mirabilmente percepite e delineate.
      Sono profondamente grata ad Abele per questa ospitalità e per la meraviglia dell’immagine e della canzone.
      Annamaria Ferramosca

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  2. C’è tanta tenerezza (parola ormai in disuso!) in questa lettura, tutto l’amore per la vita, una forza ciclica che supera il buio attorno a noi.

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