“Poesia per Kabul e la tristezza orrida” di Monica Baldini

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immagine da corriere.it

Quei corpi
il dolore che scende
in basso
stroncato dalla speranza
di salvarsi
di volare.

Eppure è vero è reale
quel dolore
che
spinge all’assurdo
pur di illudersi che
morire in quota sia
meglio.

Corsa folle
disperata,
la sola che anima.
Il desiderio di
fuggire
e andarsene.
Come si può
immaginare
l’incubo.

E cosa ne sarà
di chi resta
degli alleati all’Occidente
di quell’Occidente potente
che ha fallito
delle donne
dei bambini
cosa ne sarà?

Corridoi
rimpatri
asilo
20 anni sprecati
400 mila in fuga
per metà bambini.

Cosa sta accadendo
di tragico?
La sentite
la paura delle bombe
degli oltraggi
delle vittime?
L’odore delle armi
vestite di
pace, perché
se così fosse tutti
resterebbero
a viversi
la pace.

Cosa sta accadendo
che mostro
che feroce uragano
sta polemizzando
la diplomazia
la via della trattativa
cosa?

E poi la pandemia
mondiale, da noi
dove il mare sembra più
blu e il cielo più
azzurro con un obbligo
verde per accedere e
stare.

E cos’altro?
Incredulità
che s’annienta
mantice che
erutta
e nella sofferenza
fa lava
incandescente.

Monica Baldini
17 08.2021


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