“Cristalli di neve. Il senso dell’Altrove” di Pasquale Montalto (Rosaria Di Donato)

Recensione:

P. Montalto, CRISTALLI DI NEVEIL SENSO DELL’ALTROVE, Ed. Tabula Fati 2022, pagg. 104, E 12,00.

di Rosaria Di Donato

Una bambina

Completamente persa, abbattuta

dal dolore, mi è venuta incontro

una bambina felice, e mi batteva le mani,

saltava di gioia, con gli occhi

rivolti al cielo, sorrideva

completamente avvolta,

dalla vitale energia della luce;

voleva giocare, mi prendeva la mano,

con forza schiudeva anelli ferrosi,

apriva porte arrugginite,

dispiegava ali di perdono

per vincere la morte. [1]

Penso che il testo Una bambina, che fa parte della quinta sezione della silloge Cristalli di neve-Il senso dell’altrove, e che s’intitola Bambini, racchiuda il senso e il significato ultimo della Poesia in Pasquale Montalto.

L’immagine è forte, plastica, dinamica, ossimorica: la gioia e il dolore giocano con la vita e la morte e la “vitale energia della luce” scardina catene aprendo varchi al rimosso e al perdono. Tanta luce promana dai componimenti, dal primo all’ultimo; tanto colore, natura, sentimenti, tutti riflessi in quei cristalli di neve che restituiscono una visione caleidoscopica della realtà. E’ Una bambina la poesia e ci prende per mano per superare il dolore della dispersione, per ritrovare se stessa nelle nostre parole, per vincere il nulla e iniziare a esistere; ma entra anche in relazione con noi, la bambina-poesia, felice  di schiudere, con il suo travolgente entusiasmo, lo scrigno del nostro Sé ricoperto da strati di un vissuto bloccato, sepolto dai detriti del tempo. Inevitabilmente, il lettore è coinvolto in questo “gioco delle parti” fino a perdersi nel vortice creativo dei versi e nella visione del mondo forgiato dall’Anima dell’Autore e riversato come un fiume in piena sulla pagina.  Scrive M. Martinelli nella Prefazione: La parola poetica… cerca la relazione con le cose e con gli altri, cerca quell’altrove[2]…che è scavo profondo Senza Paura – In Me.[3]

I disegni e le grafiche di Alice Pinto (moglie di P. Montalto) impreziosiscono l’opera con delicatezza e incisività svelando l’Animus femminile armonioso, composito, costruttivo che ben si accorda con le liriche dell’Autore e la dialettica esistentivo-flosofica che le ispira: … Mille luci negli occhi, / timido sguardo, / innocenza, mistero / del momento inatteso; / passeggiata dal cuore esplosivo, / ornata dal plumbeo cielo / e la festa del prato; / tutto il resto, / una voce forse, / può succedere / nell’attimo successivo; / la vita che non molla, / la gioia di esistere, / insopprimibile amore.[4]

C’è nei testi di Montalto l’alchimia della magia della vita[5], la speranza di un mondo senza conflitti, perfetto e semplice come i cristalli di neve che, abbracciati l’un l’altro,  generano l’incanto, la perfezione, la Bellezza.  Agli artisti è dato il compito etico di celebrare Eros, di ascoltare i suoni della natura, di dipingerne i colori nell’esaltazione della forma e nell’umiltà dell’attesa.  C’è la fede e la fiduciosa speranza nel miracolo, perché ogni scrittura, ogni metafora, ogni onomatopea è già un piccolo prodigio che vince il buio dell’inesistenza e ri-desta la creazione in uno sfolgorio di colori e di suoni. La Verità è un bocciolo che va curato, inseguito, annunciato come un amore nuovo: Fermate la guerra / Scongelate ghirlande di pace…[6] è la preghiera di Papa Francesco e di ogni uomo, donna, bambino o bambina che vivono sotto il sole e che implorano la tregua dall’odio e dalla distruzione.

E’ un’opera densa di significato la scrittura di P. Montalto, è un percorso che si snoda tra gli affetti più cari e i sentieri della parola e del pensiero: tra sentimento e ragione senza mai dimenticare il sogno e l’incanto dei Cristalli di neve.

Rosaria Di Donato

30 Dicembre 2022

Mondo Sotterraneo

Del mondo di sotto ricordo,

del laborioso lombrico che ara

e tiene la terra soffice e fertile;

della vellutata e morbida

talpa, lesta senza vista, che apre

e arieggia con tunnel la piccola tana,

dov’è anche la formica laboriosa

che fino a sera bottino trascina;

più sotto splendono tanti colori

dal rosa allo smeraldo brillante

con lieve goccia sul diamante:

splendida e sotterranea visione,

chimera che irrompe nei sogni,

mondo sotterraneo, tante ricchezze,

tante luci splendono nel buio,

tanti beni dormono al sicuro.[7]


[1] P. Montalto, Cristalli di neve – Il senso dell’altrove, Tabula Fati 2022, pag. 93.

[2] Op. Cit., Prefazione, pag. 10.

[3] Op. Cit., pag. 21.

[4] Op. Cit., La Passeggiata (Claude Monet), pag. 81.

[5] Op. Cit., pag. 31.

[6] Op. Cit., pag. 65

[7] Op. Cit., pag. 26.

Pasquale Montalto (Acri, 1954), poeta, narratore e saggista. Laureato in Psicologia e Sociologia, ha conseguito il Perfezionamento in Didattica e Didattica Sperimentale, oltre che in Sessuologia e Ginecologia Psicosomatica. Si è Specializzato in Psicoterapia Analitica Esistenziale Individuale e di Gruppo. Psicologo Psicoterapeuta, Sophianalista e docente di materie psicologiche, sociolo- griche e antropologiche.

 In campo letterario si è reso promotore del Movimento della Poesia Esistenziale (MPE), cercando di coniugare quotidianità e creatività artistica. Compare nella redazione di vari periodici in Italia e all’Estero. Sue poesie sono state tradotte in francese, esperanto, inglese, russo, spagnolo e romeno.

È incluso in varie opere di storia letteraria.

È autore del saggio critico sulla poesia di Angelo Mundula, L’ardire di una fede incondizionata nella speranza e nella vita, in Angelo Mundula e i luoghi dell’anima (Macabor Editore, Francavilla Marittima 2021) a cura di Bonifacio Vincenzi.

Si è occupato di lui il critico Tito Cauchi, Sogni e ideali di vita nella poesia di Pasquale Montalto (Totem Editrice, Lavinio 2020). Ha pubblicato i seguenti volumi di poesia: L’amore dell’alba sociale (Lo Faro, Roma 1981); Ricerca d’amore (Lo Faro, Roma 1986); Libertà e persona (Eura Press, Milano 1984); I, You, We, You, Others – Io, Tu, Noi, Voi, Altri (Ranken, Bombay 1987); Luci e ombre, Primo Premio assoluto alla VIa ed. del Riccione Sathiagraha (Il Ponte, Rimini 1990); Germogli di quadrifoglio (Personaledit, Genova 1992); Dialogo con l’anima (Gabrieli, Roma 2000); Glass Bits – Schegge di Vetro (Giuseppe Laterza, Bari 2003); Amicizia e Amore (Medea Libri, Ragusa 2006); I colori dell’amore (Calabria Ed., Patti 2008); La magia di esistere (Progetto Cultura, Roma 2012); Io e la vita (Edizioni Progetto Cultura, Roma 2009); Il dialetto della vita. Il Sogno La Vita La Bellezza, con Domenico Tucci (Apollo, Cosenza 2015); Parole ricercate con il cuore, Terzo Premio Città di Pomezia 2016 (“Il Croco. I quaderni letterari di Pomezia-Notizie”, suppl. al n. 4, Pomezia 2017); Siamo uomini innamorati della bellezza e che dialogano in amicizia, con Francesco Fusca (Apollo, Cosenza 2017); Il turbinio della via e Le ragioni del vivere, con Rudy De Cadaval (Apollo, Cosenza 2018); Il mio Pinocchio (Macabor, Francavilla Marittima 2020); In viaggio – poesie di vita e di dolore, Via del Sole, con Stanislao Donadio (Apollo, Bisignano 2021). Ha poi curato, in collaborazione con Ombretta Ciapini, l’opera miscellanea Fragranze e Profumi (Caserta 1996); edito il libro di racconti Profumi Sapienti, celebrativo della nascita del figlio David (Bombay 1989; Roma 2002) e due volumi su Il Tabù dell’Incesto e la Prospettiva Interdisciplinare (Caserta 1994a, V.I; Ragusa 1994b, V.II).


3 risposte a "“Cristalli di neve. Il senso dell’Altrove” di Pasquale Montalto (Rosaria Di Donato)"

  1. Sentitamente ringrazio Rosaria Di Donato per aver saputo estrapolare dal mio libro le piú belle poesie che le sono piaciute e averle saputo porgere con eleganza e gentilezza, valorizzando la parola poetica come voce che viene da lontano ma pur sempre presente e vicina ai cuori che sanno accoglierla con la semplicità della reciprocità. Una bella espressione d’amore per la lettura poetica da rileggere e custodire.

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  2. Molto bella questa empatica nota di lettura di Rosaria Di Donato che in modo delicato e raffinato percorre l’universo affettivo e poetico dei cristalli di neve di Pasquale Montalto, sullo scenario di una natura fervorosa e accogliente, portando preziosi spunti di riflessione.
    Grazie a Rosaria e ad Abele per l’ospitalità
    Monica

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