In memoria di un uomo che ha saputo forgiare intelletti e coscienze.
Roberto Matarazzo

I bravi signori
Un signore di Scandicci
buttava le castagne
e mangiava i ricci.
Un suo amico di Lastra a Signa
buttava i pinoli
e mangiava la pigna.
Un suo cugino di Prato
mangiava la carta stagnola
e buttava il cioccolato.
Tanta gente non lo sa
e dunque non se ne cruccia:
la vita la butta via
e mangia soltanto la buccia.
Gianni Rodari, I cinque libri.
grazie, non ho parole: tra Don Tonino e G. Rodari, Civiltà assoluta…
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Un grande grazie a te, Roberto, alla tua sensibilita’ e profondita’.
Abele
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prima ri_percepivo il dipinto e la memoria andava verso sensazioni estravaganti di un vissuto vero eppure non vissuto, in altre parole è come se avessi conosciuto don Tonino seppure non ho avuto modo di auscultarlo, strano ma è così.. peraltro lo citò, qualche tempo fa, vendola che, se ho ben capito, da ragazzo fu suo allievo e/o conoscente..
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Magnifica la semplicità stracolma di significato di Rodari. Sempre una sorpresa!
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polisemia.. policromia…
tra poesia e cielo.
grazie
cb
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