5 risposte a "Giancarlo Locarno: In memoria di Kriapur"
Un altro viaggio di Giancarlo nella poesia indonesiana. Versi di grande intensità, di un poeta, Mengenang Kiapur, morto a soli 28 anni. Versi che sembrano premonire la fine tragica dell’autore, anche se non si tratta di una poesia che si rifugia nell’io; si fa invece partecipe di un destino comune di cui il poeta è testimone attonito. Siamo grati a Giancarlo non solo per la bellezza delle sue traduzioni ma anche per l’opera di diffusione che porta avanti (di questo poeta, per darvi un’idea, non sono riuscito a trovare assolutamente niente su internet se non in lingua indonesiana).
Riporto il link alla poesia di Abdul Hadi W. M. citata da Giancarlo. http://neobar.wordpress.com/2012/11/03/giancarlo-locarno-traducendo/
Ringrazio Giancarlo Locarno per avermi fatto conoscere, grazie alla sua traduzione, il poeta Solo. Dalla lontana Indonesia scopro una voce che, mediante i versi, sembra dipingere tele con colori acrilici. I testi che preferisco sono:”Natale nel deserto della guerra”; “Quelli che bruciano”; “Entrando nel silenzio”; “Il Natale è mio nemico”. Direi che si tratta di una poesia fredda, metallica, che canta ferite che non si cauterizzano, ma non per questo poco incisiva.
Segnalo che c’è un errore nel titolo , mangenang significa “in memoria di” e non è il nome di Kriapur
che è lo pseudonimo di Kristianto Agus Purnomo, come riporto nel’introduzione, niente di grave, ma lo segnalo per precisione.
Un altro viaggio di Giancarlo nella poesia indonesiana. Versi di grande intensità, di un poeta, Mengenang Kiapur, morto a soli 28 anni. Versi che sembrano premonire la fine tragica dell’autore, anche se non si tratta di una poesia che si rifugia nell’io; si fa invece partecipe di un destino comune di cui il poeta è testimone attonito. Siamo grati a Giancarlo non solo per la bellezza delle sue traduzioni ma anche per l’opera di diffusione che porta avanti (di questo poeta, per darvi un’idea, non sono riuscito a trovare assolutamente niente su internet se non in lingua indonesiana).
Riporto il link alla poesia di Abdul Hadi W. M. citata da Giancarlo.
http://neobar.wordpress.com/2012/11/03/giancarlo-locarno-traducendo/
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Ringrazio Giancarlo Locarno per avermi fatto conoscere, grazie alla sua traduzione, il poeta Solo. Dalla lontana Indonesia scopro una voce che, mediante i versi, sembra dipingere tele con colori acrilici. I testi che preferisco sono:”Natale nel deserto della guerra”; “Quelli che bruciano”; “Entrando nel silenzio”; “Il Natale è mio nemico”. Direi che si tratta di una poesia fredda, metallica, che canta ferite che non si cauterizzano, ma non per questo poco incisiva.
Un cordiale saluto a Giancarlo e Abele,
Rosaria
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che bravo..
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Segnalo che c’è un errore nel titolo , mangenang significa “in memoria di” e non è il nome di Kriapur
che è lo pseudonimo di Kristianto Agus Purnomo, come riporto nel’introduzione, niente di grave, ma lo segnalo per precisione.
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Grazie Giancarlo, ho corretto il titolo. Un caro saluto a te, Roberto e Rosaria.
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