7 risposte a "Anna Maria Curci: Canti dal silenzio (Neobar eBooks)"
non ho parole, un sentito grazie alla bravissima Anna Maria Curci per liriche dense di suggestioni, al nostro Abele Longo e… no posso aggiungere altro
r.
Un preludio/esortazione che con anafora in crescendo si fa invito all’ascolto, al silenzio, dichiarazione di intenti poetico-esistenziale:
“Ascolta e frena il piede impaziente”
e ne scaturiscono domande, nel piglio che caratterizza il verso di Anna Maria. L’invito a scrutare il campo, a non “investire” i giorni “tra grida di cornacchie”.
Buongiorno e buonaprimavera Con rispetto e profonda umiltà verso tutti i Veri Poeti mi permetto di inviarvi un mio piccolo omaggio di speranza in questa giornata dedicata ” alla poesia”
L’ha ribloggato su Unterwegse ha commentato:
«Della pioggia a dirotto e della cura
che tutto abbraccia e mitiga e separa
e molce e scinde imbeve e poi asciuga.»
Gioia e riconoscenza.
Questi recenti “Canti dal silenzio” (sono del 2013) interpellano direttamente il lettore chiedendo risposte su questioni importanti: “Può un acquerello urlare a chi lo guarda” per es. Penso che la creatività di Anna Maria sia essa stessa una risposta al silenzio come anche quella di Roberto Matarazzo nel suo “Variazioni sul tema Cool Blues (Charlie Parker)”. Bellissimo ebook!
Il silenzio ha una doppia natura, è un suono, una nota come le altre, ma è anche l’assenza del suono, della parola. Come lo zero, che è un numero come gli altri, ma è anche l’assenza, la mancanza di numeri. Ascoltare il silenzio è come esplorare questi due aspetti, come la composizione 4’33” di Cage, dove ascoltare il silenzio significa dare spazio agli “altri” rumori, il colpo di tosse o il frusciare degli alberi, e questo fa questa poesia con la sua articolazione “petrosa”, e lo fa anche l’acquerello fatto di squilli colorati e blues scuri.
non ho parole, un sentito grazie alla bravissima Anna Maria Curci per liriche dense di suggestioni, al nostro Abele Longo e… no posso aggiungere altro
r.
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Un grande grazie a te, Roberto.
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Un preludio/esortazione che con anafora in crescendo si fa invito all’ascolto, al silenzio, dichiarazione di intenti poetico-esistenziale:
“Ascolta e frena il piede impaziente”
e ne scaturiscono domande, nel piglio che caratterizza il verso di Anna Maria. L’invito a scrutare il campo, a non “investire” i giorni “tra grida di cornacchie”.
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Buongiorno e buonaprimavera Con rispetto e profonda umiltà verso tutti i Veri Poeti mi permetto di inviarvi un mio piccolo omaggio di speranza in questa giornata dedicata ” alla poesia”
http://aminanarimidotcom.wordpress.com/2014/03/20/una-piccola-bestia-di-gioia/
Grazie e grata di leggervi sempre
Amina Narimi
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L’ha ribloggato su Unterwegse ha commentato:
«Della pioggia a dirotto e della cura
che tutto abbraccia e mitiga e separa
e molce e scinde imbeve e poi asciuga.»
Gioia e riconoscenza.
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Questi recenti “Canti dal silenzio” (sono del 2013) interpellano direttamente il lettore chiedendo risposte su questioni importanti: “Può un acquerello urlare a chi lo guarda” per es. Penso che la creatività di Anna Maria sia essa stessa una risposta al silenzio come anche quella di Roberto Matarazzo nel suo “Variazioni sul tema Cool Blues (Charlie Parker)”. Bellissimo ebook!
Rosaria
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Il silenzio ha una doppia natura, è un suono, una nota come le altre, ma è anche l’assenza del suono, della parola. Come lo zero, che è un numero come gli altri, ma è anche l’assenza, la mancanza di numeri. Ascoltare il silenzio è come esplorare questi due aspetti, come la composizione 4’33” di Cage, dove ascoltare il silenzio significa dare spazio agli “altri” rumori, il colpo di tosse o il frusciare degli alberi, e questo fa questa poesia con la sua articolazione “petrosa”, e lo fa anche l’acquerello fatto di squilli colorati e blues scuri.
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