Emilio Capaccio: Voyager

 


VOYAGER

Sarà l’unica prova che siamo esistiti
quando Andromeda sgranchirà
le gambe in mezzo alla Via Lattea
o il sole con occhio di topo
scurirà la pupilla su un giorno
con due notti
un disco d’oro su una sonda lanciata
da Cape Canaveral nell’estate del ‘77
l’unico manufatto umano
ad aver varcato lo spazio interstellare
Sarà quel disco
su cui abbiamo posto la nostra sfinge
a dire ai mondi lontano
decina di miliardi di anni luce
come eravamo fatti
quali corn flakes mangiavamo la mattina
che Charlie Chaplin scivolava
negli ingranaggi di una macchina
in: ‘Tempi Moderni’
e Orson Welles aveva un debole
per le storie di H. G. Wells
Sarà quel disco
su cui abbiamo apposto la traccia dell’uomo
come la linea del fiore
che disegna mia figlia sul piede sinistro
quel disco su cui abbiamo inciso
in tutte le lingue:
‘Ti accogliamo, qualunque esule
dell’universo tu sia’
Sarà quel disco
oltre la stella Icarus e i mondi opachi
della costellazione della Fornace
che include la 5° sinfonia di Beethoven
la solitudine di Willie Johnson
e quel riff indemoniato al grido:
Go Johnny go go
           Go Johnny go go
                       Johnny B. Goode

 


2 risposte a "Emilio Capaccio: Voyager"

  1. Ci aggiungo anche Bach suonato da Glenn Gould con la speranza che gli alieni siano riusciti ad ascoltarlo, giustificherebbe da solo la missione 🙂 Quanta tenera sicumera in quel ‘Ti accogliamo, qualunque esule dell’universo tu sia’.

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  2. senza nulla togliere a Bach o a Chuck Berry, col Voyager avrei mandato a zonzo nello spazio pure “Rats” di Barrett (sulla scala dei tempi cosmici, qualunque forma di vita intelligente è destinata a fare la fine del topo in un batter d’occhio).
    : )
    comunque ha ragione Abele, quel “Ti accogliamo, qualunque esule / dell’universo tu sia’” è bellissimo.
    e anche dovesse invogliare tutti i migranti economici dell’universo, in caso di naufragio interstellare non corriamo neanche il rischio che i corpi finiscano spiaggiati sulle coste del sogno turbando le coscienze nostrane.
    per fortuna, è ormai scongiurato anche il rischio di un collasso del centro di accoglienza a Lampedusa, visto che Conte ha costretto gli altri paesi europei a siglare un accordo di redistribuzione, nel quale potrà facilmente far includere pure marziani e klingoniani…

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