
Subagio Sastrowardoyo (1924 – 1995) è stato un poeta, scrittore e traduttore indonesiano, ha insegnato lingua indonesiana in varie università dell’Australia e degli Stati uniti, e tradotto in indonesiano autori francesi, inglesi e olandesi.
Nel 1987 con l’americano John H. McGlynn e il poeta Sapardi Djoko Damono ha dato vita alla “Lontar Fundation”, una fondazione indipendente con lo scopo di diffondere nel mondo la letteratura indonesiana.
Di seguito cinque poesie nella mia traduzione. La prima sulla Pasqua è molto diretta, parte dalla visione terribile della realtà per ascendere poi al livello di una teologia etica di rimprovero al divino. Altre poesie seguono il cammino inverso, tendono ad essere nello stesso tempo intime ed enigmatiche, si pongono subito ad un livello cosmico per poi precipitare, come le “deboli ossa” della prima poesia, sulla terra e nel fango per trattare di questioni di vita e di morte, il bisogno di aggrapparsi a qualcosa di trascendente e la difficoltà di riuscirvi in un’esistenza minacciata da tutti i mali e da tutte le parti.
Pasqua al “Kentucky Fried Chicken” Come posso mangiare questo pollo fritto se improvvisamente vedo un bambino che piange per la fame tra le braccia della mamma e altre donne magre che raccattano il pane avanzato fra la spazzatura del ristorante? La coca cola mi stringe la gola quando ricordo i volti macilenti sopraffatti dalle mosche verdi del deserto. Mi chiedo quando finirà la stagione secca di questa tentacolare creatura che è il sud del mondo! Dai allora, taglia il mio corpo a pezzi e goditi la mia carne, come fosse il pane più bianco e il mio sangue il vino più puro poi vedrai le mie ossa deboli precipitare tra i rami. Eli, Eli, lama sabakhtani - Signore, mio Dio, perché ti disinteressi così tanto di tutti noi. PASKAH DI KENTUCKY FRIED CHICKEN Bagaimana akan makan ayam goreng ini kalau tiba-tiba aku melihat bayi menangis di gendongan--karena lapar dan perempuan kurus mengorek sisa roti di tong sampah di muka restoran? Coca cola terasa kesat di tenggorokan ketika teringat kepada muka-muka ceking dirubung lalat hijau di gurun pasir. Kapan akan berakhir musim kemarau di sebelah selatan? --Makhluk terkapar! Mari, potong-potonglah tubuhku dan nikmati dagingku -- roti yang paling putih dan darahku -- anggur yang paling murni sanpai tinggal hanya tulangbelulangku lunglai terkulai di dahan. Eli, Eli, lama sabakhtani -- Tuhan, Tuhanku, mengapa kami kau terlantarkan? Parola L’origine è nella parola l’universo è fatto di parole è solitudine, intorno ha solo spazio vuoto e una brezza mattutina ci spaventa la maledizione delle parole però amiamo la terra per la bellezza delle parole crediamo in Dio per le sue parole il nostro destino è imprigionato nella parola e io sono qui a nascondermi dietro le parole che annegano il mio sé in mezzo ai rifiuti KATA Asal mula adalah kata Jagat tersusun dari kata Di balik itu hanya ruang kosong dan angin pagi Kita takut kepada momok karena kata Kita cinta kepada bumi karena kata Kita percaya kepada Tuhan karena kata Nasib terperangkap dalam kata Karena itu aku bersembunyi di belakang kata Dan menenggelamkan diri tanpa sisa Rassegnazione Per il bene di questo momento confidenziale prometto che non mi arrenderò al vento che spettina il bordo del giorno ai margini della valle rimarrò immobile mi spaventa solo la luna che approfondisce il mio silenzio fin dentro le sue più infide fonti. PASRAH Demi malam yang ramah aku berjanji akan menyerah kepada angin yang menyisir tepi hari Di pinggir lembah aku akan diam terbaring Yang membuat aku takut hanya bulan di sela ranting yang memperdalam hening Dari berbagai sumber. Genesi E’ un fabbricante di bambole di quelli che parlano raramente e che vivono lontano dal villaggio ne ha fabbricata una da una candela a immagine di se stesso con il corpo, due mani e due piedi quando soffiò in alto sopra la testa si accese un fuoco ma non sulla testa nel cuore -vi amo- disse il creatore di bambole e appena sparpagliate queste parole quel fuoco rese immortale la creazione quando la candela si spegne osservate bene, la fiamma continua a bruciare. GENESIS Pembuat boneka yang jarang bicara dan yang tinggal agak jauh dari kampung telah membuat patung dari lilin serupa dia sendiri dengan tubuh, tangan dan kaki dua ketika dihembusnya napas di ubun telah menyala api tidak di kepala tapi di dada – aku cinta – kata pembuat boneka baru itu ia mengeluarkan kata dan api itu telah membikin ciptaan itu abadi ketika habis terbakar lilin lihat, api itu terus menyala. L’alba del suono Il mio unico compito è quello di tradurre il moto della foglia che dondola sui rami vecchi. I segreti hanno bisogno di parole parlate dalle cime dei silenzi. E quando una foglia vi cade dentro non scorre il sangue ma in quello spazio nero cresce un senso di perdita che si trasforma in un grido. Nada Awal Tugasku hanya menterjemah gerak daun yang bergantung di ranting yang letih. Rahasia membutuhkan kata yang terucap di puncak sepi. Ketika daun jatuh tak ada titik darah. Tapi di ruang kelam ada yang merasa kehilangan dan mengaduh pedih.
“pasqua al Kentucky Fried Chicken” è piuttosto carente in quanto a *elaborazione* poetica formale (non si affranca da una narrazione in prosa). “parola” invece mi ha colpito positivamente: potente il secondo verso… eppoi lo sai che amo le parole (più parole ci sono e più mi sento libero…). nell’ultima strofa “nascosto dietro le parole” mi suonerebbe meglio di “a nascondermi”. bella pure l’ultima lirica, “l’alba del suono” (mi piace come accade in distici la foglia/parola), anche se in chiusa c’è un “un” di troppo (“che si trasforma / in grido” arriva mille volte più diretto).
doveroso ringraziamento a Giancarlo che è una vera e propria miniera di voci poetiche dal mondo.
: )
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Grazie per le tue osservazioni malos, che tra l’altro mi lasciano indifeso. La pasqua al Kentucky è prosaica anche nell’originale, non ho trovato un filo armonico che potessi fare mio, quindi ho tradotto quasi trascrivendo (non è vero del tutto), ho lasciato anche i versi spezzati in modo un po’ strano come nell’originale. Mi ha interessato il senso, in particolare l’abbandono da parte di Dio dell’uomo in mezzo alla miseria è un tema costante della poesia dei cristiani di Indonesia, compare anche in altri che avevo tradotto qui, come Kriapur e Sitor Situmorang.
Anche a me sono piaciute di più le due poesie che citi.
Kata- parola nell’originale ha un suo ritmo basato sulla k, kita kata aku karena, come una percussione a due tempi.
In italiano non riuscirei proprio a renderlo.
Per queste due poesie ho pensato a uno stilema sul tipo dell’ ermetismo italiano, anche con l’inserimento degli spazi bianchi.
Mi piaceva il “nascondermi” come verbo perché indica l’azione nel suo svolgersi. Però in effetti forse è più bello anche “nascosto” anche se in questo caso l’azione è già finita. Invece il verso “in grido” non mi piace, mi sembra monco, almeno per il mio gusto di come suona un verso, come se mancasse un suono. Non è che inserendo “un” sia una grande invenzione, magari pensandoci può uscire qualcosa di meglio.
Un caro saluto
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Ciao Giancarlo, è un piacere leggere queste poesie così lontane dal nostro modo occidentale (europeo soprattutto ma anche nordamericano) di concepire la poesia. In molti Paesi la poesia non è così elitaria come nel nostro, ma concepita per una fruizione popolare, come fosse un testo di una canzone, da ripetere e canticchiare. Questo ho pensato leggendo le poesie da te proposte e tradotte. Concepite per una minoranza religiosa (quella cattolica) che tra l’altro, leggo su wikipedia, dopo il 1990, ha cominciato a subire in varie forme restrizioni e persecuzioni. Queste poesie potrebbero essere un segnale forte per una piccola comunità. Ecco il perché della la semplicità e i richiami mnemonici (che è impossible tradurre senza alterare troppo l’originale). Anche a me sono piaciute in particolare Genesi e Parola. Un caro saluto, Patti
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