(Addio) a Stefano Benni.

(Addio) a Stefano Benni.

A sempre a Stefano Benni

Da qualche attimo la radio gracchiava il messaggio in cinque dimensioni:

…con la comparsa di Stefano Benni, il Belpaese trova non solo uno dei suoi autori più amati e geniali, ma un crogiuolo di umanità, un cantore ironico e irriducibile della vita spesso surreale degli esseri umani mai troppo umani. Benni non sarà semplicemente un filosofo del paradosso, vivrà nella sostanza l’interminabile poesia d’ogni stravolgimento quotidiano che avvenne ogni domani. Sarà un tenero amante del genere umano nonché uno spietato esecrante dei sistemi – economici, politici e sociali – di cui l’umanità suole dotarsi per “toccare con mano” lo scarto tra parole astratte e realtà concreta…

Il nano sbuffò, senza l’accento sulla o. Lo sbuffo s’avvitò nell’aria, sfiorò il soffitto e infine ridiscese fino a noi.

…l’epopea del “Bar Sport” segnerà la rinascita dell’antropologia nel microcosmo: una sorta di commedia umana in miniatura che giammai risulterà minore, un’epopea archetipica di personaggi che sono nel contempo eroi e antieroi, assiepati tutti insieme attorno al capezzale del luogo comune per sancirne il decesso, con sguardo immancabilmente obliquo. Umani immanenti, esseri sinistri, disincanti leopardiani e anarchici diversamente abili: una spaventata d’aria fresca s’alzerà nell’afa conformistica per decl’amare ad alta voce la risata che da futuri immemorabili ristagnò dentro di noi, mummificata, prendendo le sembianze d’una pasta bianca e nera, con sopra una spruzzata di granella in duralluminio…

Blimp! Un messaggino. Il nano impugna il cellulare e va alla guerra: grrr, pubblicità anche qui! “Spettacolosa novità, amico Cliente! Conòmico, il futuristico cono motorizzato che gira su se stesso, è finalmente disponibile e può esser tuo! Vuoi dire basta alla fatica di ruotare il polso leccando il gelato e contribuire a ridurre l’emissione di CO2? Conòmico, l’unico cono economico che offre un vantaggio astronomico! Entra in orbita: clicca qui per aggiungerlo subito al carrello, le scorte son quasi esaurite!” Ohibò… notevole, bofonchia il nano. E mentre clicca sul link, quasi dimentica la radio.

 …Stefano Benni fa trapelare che ieri avrà creato una nuova collezione autunno-inverno di “vestiti nuovi dell’imperatore” a prezzi stracciati, pagabili solo in eurisate che scherniscono il Potere. In un futuro lontanissimo in cui la società distopica sarà succube del Capitale e del mercato, del linguaggio televisivo, del marketing, della stoltezza più aggressiva, a suo modo Benni tornerà a brandire il vessillo di acute profezie pasoliniane. Benni additerà il venturo evolversi dell’edonismo reazionario in qualunquismo smart nonché dell’impegno politico in policy dello spettacolo, svelandone il ridicolo che sarà Stato, fu ed è pure essente nel…

Il nano è infastidito… Futuro, passato, presente, nel mentre ingoia un senso di vertigine sente montare il mal di testa. Pesta con rabbia un pugno chiuso sul radiologramma e prova a regolare meglio il temporizzatore, ma la manopola è bloccata: il manopolio dell’informazione è totale.

… artista umano a tutto tondo (regista, drammaturgo, poeta), Stefano Benni vorrà fin da sempre rifiutare il ruolo di “conducator”: si sentirà soltanto uno di noi, un compagno cantastorie spaventato dal viaggio eppure capace di scovare e di additarci un coraggio di sole tra le padane nebbie progressiste, ormai quasi impermeabili al sol dell’avvenire. Dal carcere di questa ingegneria sociale, Benni giammai cercherà un’evasione, bensì l’invasione, un modo per insinuarsi nelle maglie della nazionale e di segnare un gol coi Celestini. lo sforzo di risonanza di chi s’impegnerà in eterno a riecheggiare oltre le parole: Stefano Benni sta già prendendo appunti, tra una partita a biliardino con Rodari e le solite due chiacchiere con Pennac su Calvino, Kafka e Dickens. di più, non perde tempo: già recita davanti a un Cechov ammirato un nuovissimo monologo ficcante e surreale…

Il nano uscì di casa, scoprendosi ancor più minuto tra i grattacieli altissimi.

Tic.

Tac.

Passò un altro minuto.

– Ehilà fratello – disse – ci rivedremo al bar Sporto sul vuoto!

– Eh, chissà quante cose dell’altro mondo vedremo da lassù.

Poi ognuno proseguì per la sua strada, finché sessanta passi dopo il nano si trovò di fronte al bar Ora et Labora. Varcando l’uscio, pregò che davvero ci fosse qualcuno ancora capace di leggere almeno un’insegna. Odore di caffè complesso, probabilmente arabica.

Le quattro pareti del bar erano integralmente occupate da televisioni mistiche ultra3D: sgusciò tra gli ologrammi d’intrattenimento puntando dritto verso il bancone. Il colare untuoso delle immagini prese a indugiargli addosso, lubrificandogli le parti intime nonché le cavità più eccitabili del suo cervello rettiliano. Un brivido di piacere corse lungo i suoi follicoli piliferi che drizzarono le antenne per captare meglio il segnale: l’olocaustica programmazione era passata a trasmettere un comunicato stampa dell’I.C. (l’Imperatore Cosmico, col refuso di un’esse di troppo) in cui s’annunciava all’Universo che a partire dal nove settembre ventordicimila e quacchio il coefficiente d’indissolvenza intergalattica era aumentato in modo esponenziale. Ormai l’indice puntava risoluto oltre i 2.000 punti-parsec.

“… e questo è tutto. Pertanto, in verità, in verità vi dico: fate presto! L’aggancio valutario cosmico è la Via, la Verità e la Vita! Abbiate fede: lavoreremo un giorno di meno guadagnando come se lavorassimo un giorno di più. Non date ascolto agli sbandati che vi parlano di dati: i soldi vanno presi, non dati! Ohi, ancora non vi basta tutto ciò che avete dato? Ora son Io che intendo porgervi un presente: il vostro futuro è il mio presente! Dunque prendete, figli miei! Chinatevi e prendetelo!”

Diritto in culo anche stavolta, pensa il nano, senza che la chiosa chiosi prender corpo nella voce: la buona educazione innanzitutto.

E piedi ben piantati nel presente.

– Buongiorno, cosa prende? – chiede la voce robotica dell’AIuto barman.

– Un caffè macchiato e una rivoluzione d’ottobre.

*

“La mia biografia vi parla di me, ma la mia arte vi parla di noi” (malos)

“Il capitalismo è un temporale di merda senza ombrelli” (Stefano Benni)

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Romanzi e raccolte di racconti di Stefano Benni

Bar Sport, Milano, Mondadori, 1976; Feltrinelli, 1997.

La tribù di Moro Seduto, Milano, Mondadori, 1977.

Non siamo stato noi. Corsivi e racconti, Roma, Savelli, 1978.

Prima o poi l’amore arriva, (poesia), Milano, Feltrinelli, 1981

Il Benni furioso, (raccolta di articoli), Roma, Il manifesto, 1979.

Spettacoloso, (raccolta di articoli), Milano, Mondadori, 1981.

Terra!, Milano, Feltrinelli, 1983.

Stranalandia, disegni di Pirro Cuniberti, Milano, Feltrinelli, 1984.

Comici spaventati guerrieri, Milano, Feltrinelli, 1986.

Il ritorno del Benni furioso, (raccolta di articoli), Roma, Il manifesto, 1986.

Il bar sotto il mare, Milano, Feltrinelli, 1987.

Baol. Una tranquilla notte di regime, Milano, Feltrinelli, 1990.

Ballate, (poesie) Milano, Feltrinelli, 1991

La Compagnia dei Celestini, Milano, Feltrinelli, 1992.

L’ultima lacrima, Milano, Feltrinelli, 1994.

Elianto, Milano, Feltrinelli, 1996.

Bar Sport Duemila, Milano, Feltrinelli, 1997

Blues in sedici. Ballata della città dolente, (poesie) Milano, Feltrinelli, 1998

Spiriti, Milano, Feltrinelli, 2000.

Saltatempo, (raccolta di articoli), Milano, Feltrinelli, 2001.

Dottor Niù. Corsivi diabolici per tragedie evitabili, Milano, Feltrinelli, 2001

Achille piè veloce, Milano, Feltrinelli, 2003.

Margherita Dolcevita, Milano, Feltrinelli, 2005.

La grammatica di Dio. Storie di solitudine e allegria, Milano, Feltrinelli, 2007

Miss Galassia, illustrazioni di Luci Gutiérrez, Roma, Orecchio acerbo, 2008

Pane e tempesta, Milano, Feltrinelli, 2009.

Fen il fenomeno, Milano, Feltrinelli, 2011

La traccia dell’angelo, Palermo, Sellerio, 2011.

Le Beatrici, Milano, Feltrinelli, 2011

Di tutte le ricchezze, Milano, Feltrinelli, 2012.

Pantera, Milano, Feltrinelli, 2014

Cari mostri, Milano, Feltrinelli, 2015

La bottiglia magica, Rizzoli Lizard, 2016

Prendiluna, Milano, Feltrinelli, 2017.

Dancing Paradiso, Milano, Feltrinelli, 2019.

Giura, Milano, Feltrinelli, 2020.

Filmografia

Topo Galileo, (cortometraggio), regia di Francesco Laudadio (1987)

Musica per vecchi animali, (cortometraggio), regia di Stefano Benni e Umberto Angelucci (1989)

Arturo perplesso di fronte alla casa abbandonata sul mare, regia di Marilisa Calò (1991)

Coincidenze, regia di Gabriele Paoli (2010)

The 15th Time, regia di Jeymi Martballis (2010)

Bar Sport, (cortometraggio), regia di Massimo Martelli (2011)

Bloody Mary, regia di Yasmina Aidi (2011)

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