2 risposte a "Giancarlo Locarno – “Matias Akankari” di Gerson Poyk"

  1. racconto istruttivo (non solo ho imparato cos’è un koteka, ma anche che può esisterne uno a forma di flauto) e coraggioso (la donna che partorisce tra gli scatoloni “all’ombra” dell’hotel a 5 stelle Indonesia). Gerson Poyk è una voce importante, come tutte le voci fuori dal coro, dunque particolarmente preziosa questa tua traduzione. non so se è voluto (magari è una traduzione fedele/letterale del testo indonesiano), ma alcuni salti di concordanza dei tempi tra passato remoto e presente mi sono risultati ostici.

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  2. Cerco di fare sempre traduzioni fedeli, perché le considero come esercizi di lettura, però i “salti do concordanza” saranno sicuramente mie sviste “asinine”.

    (il mio commento al calamaro comincia con: “Bel racconto”, ho perso la B, non volevo dare il tocco spagnolo) 🙂

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