Fernando Della Posta – Bolero

“Non disprezzate la sensibilità di nessuno.

La sensibilità di ognuno è il suo genio”.

[Charles Baudelaire]

 

Ascoltate ad esempio il Bolero.

Prende l’avvio

dell’andamento che coinvolge,

rincorre e ghermisce

e poi rilassa la corrente

nel lago del deliquio

che tracima poco a poco.

Il cuore sorride e si rilassa

poi riparte

all’andamento che coinvolge

cattura, ghermisce.

 

Ti prende come la madre

da dietro alla vita

che mentre corri bimbo ti avvicina

e ti stringe al petto.

 

  (Il respiro decresce e si confonde con il suo,

  si fa calmo in armonia.

 

La sensibilità dell’uomo

in seno alla terra è il genio,

ch’è sintonia volendo,

con il mondo …

Dal sovra-eccitarsi il genio

sovra-stimolato si dipana

e la ragione si fa fuoco,

intuito d’intessuta rete

catturata negli istanti.

Dimentico sé stesso,

è simbiosi piena e confusione

fluido incessante e regolato

al cuore. Atrio per atrio,

ventricolo per ventricolo,

sinapsi violentata al ritmo,

fissità a scatti saltellante;

come i gatti che d’istinto

sospettosi s’avvicinano

o fuggono impauriti.

 

Fuggire è necessario,

per non appassire poi morire

come d’inverno fanno gli alberi.

 

Fernando Della Posta – 28/05/2014

 

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