William Carlos Williams: Paesaggio con caduta di Icaro (trad. Abele Longo)

Pieter Brueghel

Paesaggio con caduta di Icaro

 

Secondo Brueghel
Icaro cadde
a primavera

un contadino arava
il suo campo
la magnificenza

della stagione era
desta e fremeva
accanto

alla riva del mare
concentrato
su se stesso

sudando sotto al sole
che scioglieva
la cera delle ali

insignificante
al largo della costa
si vedeva

uno spruzzo appena
era
Icaro che annegava
(da William Carlos Williams, “Pictures from Brueghel and Other Poems”, 1962, traduzione di Abele Longo)
*

Landscape with the Fall of Icarus

 

According to Bruegel
when Icarus fell
it was spring

a farmer was ploughing
his field
the whole pageantry

of the year was
awake tingling
near

the edge of the sea
concerned
with itself

sweating in the sun
that melted
the wings’ wax

unsignificantly
off the coast
there was

a splash quite unnoticed
this was

Icarus drowning

 

**

Uno dei concetti base dell’imagismo, a cui viene associata la poesia di William Carlos Williams (1883 1963 ), è lo scrivere per immagini; immagini precise ed essenziali all’interno di uno stile che lascia fuori il superfluo, procede per ellissi, strofi brevi e aperte, si libera della punteggiatura spostando, come fine, l’accento dall’io all’oggetto.

“Landscape with the Fall of Icarus”, come le altre poesie della raccolta, “Pictures from Brueghel and Other Poems” (1962), traduce in versi dei quadri di Pieter Brueghel. Williams ha aggiunto nel titolo “landscape”, paesaggio, che non appare nel titolo di Brueghel. E il paesaggio è sicuramente l’elemento più importante del quadro, la caduta di Icaro infatti è uno “spruzzo appena” nel mare, tanto da far pensare a un particolare di poco rilievo, forse aggiunto a quadro ultimato. Il paesaggio, con il contadino che ara a dominare lo sfondo, viene visto dall’alto. C’è chi ha pensato a una “soggettiva” di Dedalo che guarda il figlo cadere. Vista tuttavia la poca rilevanza data alla caduta in mare di Icaro, riesce difficile parlare di soggettiva. Icaro è un elemento di poco conto. E la bellezza del quadro di Brueghel, e dei versi di Williams, è proprio nel relegare in uno scorcio di mare il mito, con tutti i significati che conseguono da tale ribaltamento.

Su Imperfetta Ellisse potete leggere la traduzione di Ariodante Marianni di questa e altre poesie tratte da “Pictures from Brueghel and Other Poems”: http://ellisse.altervista.org/index.php?/archives/556-William-Carlos-Williams-Quadri-da-Brueghel.html

Sull’imagismo, consiglio la lettura di un saggio di Giorgio Linguaglossa: https://lombradelleparole.wordpress.com/2015/06/04/ezra-pound-e-limagismo-americano-h-d-hilda-doolittle-ezra-pound-richard-aldington-d-h-lawrence-james-joyce-allen-upward-amy-lowell-j-g-fletcher-w-c-williams-f-s-flint-hueffer/

Qui altre mie traduzioni da Williams:

https://neobar.org/2013/03/04/william-carlos-williams-la-carriola-rossa/

https://neobar.org/2013/02/23/william-carlos-williams-il-giorno-delle-elezioni/

 


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